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Intelligenza Artificiale? Ferpi è tra i tecnottimisti

Dibattito serrato nella sede della Dire, tanti interventi e spunti di riflessione. Con un annuncio a sorpresa

Pubblicato:06-05-2024 20:30
Ultimo aggiornamento:06-05-2024 20:31
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ROMA – Tecnottimisti e tecnopessimisti a confronto sull’intelligenza artificiale. La sede dell’agenzia Dire è stato il ‘palcoscenico’ del primo incontro in presenza di Ferpilab (il think tank della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) dedicato all’intelligenza artificiale, attraverso il dibattito ‘Sfide – Gli umani e le loro macchine’ (moderato dal direttore scientifico di Ferpilab, Vincenzo Manfredi) cui hanno partecipato don Andrea Ciucci, coordinatore della Pontificia Accademia per la Vita e segretario generale della Fondazione Vaticana RenAIssance per l’Etica dell’Intelligenza artificiale, la segretaria generale Ferpi, Daniela Bianchi, Elena Battaglini, direttore scientifico del progetto Pnrr GreenCommunities Csr-Alta Sabina, Massimo Morelli, fondatore di Pensativa, e Massimo Chiriatti, docente presso la Luiss Guido Carli. “Se immaginiamo che possano esistere macchine capaci di prendere il sopravvento perché si autodeterminano ci sarebbe da avere paura. Ma io sono una tecnottimista- ha detto Bianchi- perché voglio essere stupita dalla possibilità che i buoni possano vincere sui cattivi e che in questa sfida noi possiamo restare al timone della proiezione delle scelte”.

L’ADESIONE DI FERPI ALLA ‘ROME CALL FOR AI ETICHS’

Bianchi ha anche annunciato a sorpresa l’adesione di Ferpi alla ‘Rome call for Ai Etichs’, un documento ideato e promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, che vuole coinvolgere grandi aziende, istituzioni, associazioni e università nel condividere, con senso di responsabilità, rischi e opportunità offerti dai progressi tecnologici. “Riteniamo che quello dell’etica dietro questi sistemi relazionali sia un faro necessario- ha sottolineato- Noi non abbiamo una posizione cristallizzata sull’IA ma vogliamo stare dentro questo dibattito. Il tema relazionale pone con sè quello della collaborazione ma la ‘sfida’ non è solo tra macchine e umani, è anche immaginare un sistema relazionale”.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DI FERPI

Il presidente di Ferpi, Filippo Nani, ha rimarcato come “l’Intelligenza Artificiale è il tema del momento. Bill Gates ha detto che grazie all’IA lavoreremo solo 3 giorni a settimana e gli altri li dedicheremo a pensare. Noi comunicatori dovremo usare questo tempo a creare relazioni, cosa che l’IA non è in grado di fare”.
Secondo don Ciucci “abbiamo sbagliato completamente la narrativa sull’IA, perché appena si affronta questo argomento si parla di problemi, rischi e regolamenti. Che sono questioni che esistono ma a mio avviso sono il punto numero due, perché il numero uno è siamo capaci di costruire cose che sanno fare cose che noi non sappiamo fare”. Al tempo stesso però “l’innovazione tecnologica che stiamo sperimentando ci impone di riflettere seriamente sul futuro, contro la tentazione di sprecare le nostre energie in una custodia sterile del passato- ha proseguito don Ciucci- E il futuro è una questione di responsabilità che appartiene a noi, perché l’algoetica, ad esempio, è un’etica degli uomini che costruiscono le macchine e poi le usano. Non possiamo permetterci di demandare alle macchine la questione etica”,


IA NON È MINACCIA MA ALLEANZA


Per Elena Battaglinil’IA non è una minaccia ma un’alleanza: umani e macchine devono imparare a coesistere superando mindset lineari, dicotomici e binari. Un’alleanza dove umani, macchine, natura e cultura possano imparere gli uni dagli altri. Abbiamo sbagliato il punto di vista con cui guardiamo il tema degli uomini e delle loro macchine. Se pensiamo alla frase ‘Gli umani e le loro macchine’ dal punto di vista dicotomico e binario che ancora pervade la nostra cultura, questa diventa ‘Gli umani o le loro macchine’ o peggio ‘Gli umani versus le loro macchine’. Invece da un punto di vista sistemico e relazionale, che io sostengo, non ci si sofferma solo agli umani o alle loro macchine, all’intelligenza umana o artificiale, ma si guarda agli umani e alle loro macchine rispetto a ciò che entrambi producono. In questa situazione 1+1 non fa 2 ma 3″.

Battaglini è il direttore scientifico del progetto Pnrr “Green Communities” nell’area dell’Alta Sabina nel Lazio che vede insieme i comuni di Rocca Sinibalda (capofila), Belmonte, Colle di Tora, Longone, Marcetelli, Torricella, Monteleone, Poggio Moiano, Poggio San Lorenzo e Varco Sabino per la realizzazione di 15 interventi di rigenerazione territoriale attraverso la progettazione di sistemi complessi multiscalari.
“Lo scopo del progetto- ha raccontato Battaglini- è facilitare e supportare l’innovazione e la sostenibilità integrale con soluzioni pensate non ‘per’, ma ‘insieme’ alle comunità, alle imprese, alle organizzazioni e agli enti locali. Quindici interventi di cui 4 di sistema che sostengono anche gli altri, un patto di comunità, un digital twin (cioé un gemello digitale territoriale), una piattaforma block chain e un wallet dove verranno ‘tokenizzati’ scambi comunitari, cioé pagamenti di servizi ecosistemici che trasformeranno dei servizi volontari in legami comunitari e strumenti per la sosteniblltà dell’intero territorio”.

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