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Il capriolo italico torna a popolare i boschi dell’Aspromonte in Calabria

È stato reintrodotto nel territorio del Parco nazionale dell'Aspromonte in un periodo compreso tra il 2008 e il 2011

Pubblicato:06-04-2020 17:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:05
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REGGIO CALABRIA – Il capriolo italico, dopo oltre un secolo di estinzione dalle montagne reggine, è ritornato a popolare i boschi dell’Aspromonte. Ed è proprio tra i boschi aperti e le zone cespugliose della montagna che il capriolo ha trovato il giusto habitat. Dagli ultimi studi svolti dall’Ente Parco, nei mesi scorsi, nell’ambito delle attività di monitoraggio e conseguente censimento della specie, insieme ad oltre 40 volontari, tra cacciatori e appassionati, è stato possibile accertare che la popolazione del capriolo italico in Aspromonte è in costante aumento occupando territori anche distanti dai siti di rilascio dei soggetti fondatori. Il capriolo italico è stato reintrodotto nel territorio del Parco nazionale dell’Aspromonte in un periodo compreso tra il 2008 e il 2011 al termine di un delicato progetto che ha suscitato la positiva attenzione della comunità scientifica europea per le modalità con cui i caprioli sono stati selezionati, prelevati, trasportati e reinseriti dalla Maremma toscana all’Aspromonte, mantenendo le più alte modalità di sicurezza per la specie. Il capriolo si ciba prevalentemente di essenze vegetali quali leguminose e foraggere graminacee e in inverno si nutre di ghiande, lamponi, funghi e castagne. Sono animali solitari e soprattutto molto riservati che formano al massimo piccoli gruppi famigliari costituiti dalla madre e dai suoi piccoli. Durante le prime settimane di vita rimangono immobili, alzandosi solo per succhiare il latte materno, e sono completamente inodori: due strategie per non essere notati dai predatori.

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