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A Bologna finisce la corsa del Cobra, re dei tassisti abusivi

Per lui, ritiro e sospensione della carta di circolazione e fermo amministrativo del veicolo

Pubblicato:06-03-2017 05:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:58

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BOLOGNA – Nome in codice: Cobra. Potrebbe sembrare il personaggio di un film di Sylvester Stallone, è invece il tassista abusivo forse più famoso di Bologna. Se non altro è molto noto alla Polizia municipale, che lo scorso fine settimana è riuscita, dopo molti tentativi andati a vuoto in passato, a mettere fine al suo giro di affari: per lui, ritiro e sospensione della carta di circolazione e fermo amministrativo del veicolo.

Il Cobra è un cinquantenne bolognese che da anni utilizza il suo pulmino a nove posti per trasportare persone a pagamento senza licenza, in particolare giovani che devono tornare a casa dopo una serata di divertimenti.

Il tassista abusivo ha messo in piedi anche la sua “CobrAssociazione”, con statuto e sito web, dove basta caricare la propria carta d’identità, pagare la quota associativa e usufruire del servizio, a qualsiasi ora e in qualunque luogo. Lo slogan del Cobra del resto è chiaro: “Veniamo a prenderti ovunque tu sia”, perché il suo scopo è la “promozione del ballo e della cultura in genere”. Cos’è accaduto dunque? Nella notte tra sabato 4 e domenica 5 marzo, intorno all’1, una pattuglia della Polizia municipale di Bologna nota un pulmino Nissan parcheggiato in via Amendola, all’altezza di via Boldrini. Il mezzo era già sottoposto a fermo amministrativo, scaduto da appena due giorni, a metà dicembre dell’anno scorso, quando il Cobra era stato pizzicato dai vigili dopo che per un lungo periodo era riuscito a farla franca, obbligando i trasportati a dichiarare che il viaggio era gratuito.


Alla vista del pullmino ormai familiare, i vigili si appostano e vedono il Cobra aprire le portiere e far salire dieci giovani, poi partire in direzione di via don Minzoni. In via Parmeggiani, all’altezza di via Zanardi, i vigili lo fermano e identificano i giovani a bordo. Il Cobra sostiene di essere in regola, di aver fondato un’associazione, di avere un sito internet e di trasportare solo chi possiede la tessera associativa. I dieci ragazzi a bordo, però, hanno sì contattato il tassista abusivo via web, ma non risultano soci della sua associazione. Inoltre il pulmino, intestato alla moglie del Cobra, è omologato per trasportare nove persone compreso il conducente, mentre al momento dell’intervento della Polizia municipale di persone a bordo ce n’erano in tutto 11. A raccontare la vicenda è il Comune di Bologna in una nota, nella quale sottolinea che i controlli dei vigili portano ogni mese almeno a due tassisti abusivi sanzionati, con anche il fermo del veicolo.

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