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È morto Merlino, il lupo diventato simbolo di speranza dei Monti Sibillini

Era sopravvissuto al terremoto che aveva danneggiato il Centro faunistico che lo ospitava. Poi nel 2018 la morte dell’uomo che lo aveva salvato

Pubblicato:05-12-2022 17:53
Ultimo aggiornamento:05-12-2022 18:37
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ANCONA – È morto ieri (domenica 4 dicembre) Merlino, il lupo di 13 anni e mezzo ospitato nel Centro faunistico di Castelsantangelo sul Nera, sopravvissuto al devastante terremoto del 2016 e da allora diventato simbolo di speranza e resistenza dei Monti Sibillini. La sua storia è intimamente legata alla figura di Massimo Dell’Orso, il custode degli animali del Parco nazionale che si sviluppa tra le Marche e l’Umbria, scomparso prematuramente nel 2018. Fu proprio lui, insieme alle veterinarie Noemi Orazi e Monica Ferrari, a prendersi cura di Merlino quando nel 2009 il cucciolo di lupo, ormai abbandonato dal suo branco, venne ritrovato nella zona di Cascia, magrissimo e stremato da una grave forma di rogna. Le cure amorevoli ‘dell’uomo’ lo strapparono a morte certa ma non avendo potuto ricevere gli insegnamenti del branco, necessari per cavarsela in natura, l’animale ha dovuto trascorrere la sua vita nel Centro faunistico accudito da Massimo e da altri volontari.

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“SE NE VA UN SIMBOLO DI SPERANZA E RESISTENZA DEL TERRITORIO”

Divenne subito popolare e centinaia di persone ogni anno andavano a fargli visita. Una notorietà che aumento dopo il terribile terremoto del 2016 che colpì duramente i Sibillini danneggiando pesantemente anche lo stesso Centro faunistico. Molti animali che fino a quel momento avevano trovato ricovero all’interno della recinzione della struttura scapparono ma Merlino rimase quasi come se non se ne volesse andare da quella che era l’unica ‘casa’ che lo aveva accolto e in cui aveva ricevuto protezione. Nel 2018 poi la morte dell’uomo che da sempre si era preso cura di lui lo rese ancora più solo al mondo. “Con Merlino- dichiara il presidente del Parco Andrea Spaterna– se ne va un simbolo di speranza e resistenza del territorio del Parco nazionale dei Monti Sibillini. Ma l’impegno del Parco è quello di restaurare il Centro faunistico e migliorarlo”.


PROTAGONISTA DI DUE LIBRI AMBIENTATI NEL PARCO NAZIONALE

Merlino è anche il protagonista del libro ‘La notte della polvere’ (scritto dallo stesso Massimo Dell’Orso e da Maria Cristina Garofalo) in cui, sullo sfondo dei terribili effetti del terremoto sui paesi e le comunità dell’appennino umbro-marchigiano, il racconto in prima persona del lupo ricostruisce lo straordinario rapporto instaurato con l’uomo che gli ha salvato la vita. Nel libro successivo ‘Le terre di cristallo’ Merlino saluta il suo amico Massimo. “Quando piccolino l’abbiamo messo nel recinto molte volte non lo trovavo- aveva detto Massimo in una breve intervista del 2017 per spiegare il motivo del nome dato al lupo- perché lui si nascondeva così bene che non riuscivo a vederlo. Poi, all’improvviso, appariva come per magia”.

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