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A Ravenna “Universalmente festival” ripercorre i vent’anni dall’11 settembre 2001

La kermesse dedicata al sapere e all'attualità prenderà il via giovedì e sarà dedicata all'Afghanistan e agli ultimi eccezionali eventi che hanno complicato il quadro politico internazionale

Pubblicato:05-10-2021 17:02
Ultimo aggiornamento:05-10-2021 17:04

11 settembre 2001
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RAVENNA – ‘Un ciclo di tre incontri con storici e studiosi del mondo contemporaneo, a 20 anni di distanza dall’11 settembre, data che ha cambiato il corso della storia: è in agenda da dopodomani a sabato a Ravenna. È l’anteprima di “Universalmente, festival del sapere e dell’attualità”, la cui seconda edizione è attesa in primavera, promosso da Fondazione Flaminia, in collaborazione con il Dipartimento di Beni culturali, sotto la direzione scientifica di Michele Marchi, coordinatore del corso di laurea in Società e culture del Mediterraneo. “La premessa autunnale sarà dedicata all’Afghanistan– si spiega da Fondazione Flaminia- e, più in generale, al mondo a vent’anni dal drammatico 11 settembre 2001, dettata dall’esigenza di riflettere sugli ultimi eccezionali eventi che hanno ulteriormente complicato il quadro politico ed economico internazionale”.

Il ciclo di incontri è intitolato “Vent’anni dopo l’11 settembre: quale dis-ordine mondiale?” e avranno come obiettivo proprio la comprensione di come sia cambiato il mondo dal crollo delle Torri Gemelle. Ad aprire l’anteprima, giovedì alle 18, sarà Antonio Giustozzi, ricercatore alla London School of Economics and Political Science, autore di articoli e saggi sull’Afghanistan e in particolare sul multiforme mondo dei talebani. Si parlerà di terrorismo internazionale e di come nell’area compresa tra l’Afghanistan e il Pakistan mai come nei prossimi anni si decideranno gli equilibri tra Asia, Africa ed Europa.

Mario Del Pero, professore di Storia internazionale a Sciences a Parigi, americanista esperto di Stati Uniti, guerra fredda e storia globale del XX secolo, sarà invece il protagonista del secondo incontro, venerdì 8 ottobre alle 18, e si soffermerà sul presunto o reale declino degli Stati Uniti e sulla fine del lungo secolo americano. Entrambi gli incontri saranno trasmessi online, nel primo sarà l’ambasciatore Patrizio Fondi a dialogare con Antonio Giustozzi. Nel secondo sarà Michele Marchi ad interloquire con Mario Del Pero.Con Aldo Ferrari, storico, armenista e slavista, si concluderà il ciclo di incontri, con un appuntamento in presenza che si terrà sabato 9 ottobre alle 11 a Casa Matha, nel quale si concentrerà sul ruolo della Russia, tra Mediterraneo orientale, area caucasica e Afghanistan sullo sfondo della fine dell’illusione unipolare e dell’avvio di una nuova possibile competizione bipolare Usa-Cina.


Dopo la tre giorni di anteprima, l’appuntamento di “Universalmente” tornerà in primavera con una rassegna dal titolo “La pandemia non ha fermato il mondo”, dedicata agli assi portanti alla base del progetto di ripartenza post-pandemica, in particolare del continente europeo, cioè il rilancio sul fronte digitale e della sostenibilità ambientale. Il tema sarà declinato seguendo le principali anime dell’insediamento universitario ravennate, ovvero giuridica, medica, ambientale, storica e della tutela del patrimonio e dei diritti umani.

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