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Ucraina, MediWound dona il farmaco NexoBrid all’ospedale di Leopoli

Inviato a Leopoli un farmaco biologico che permette di trattare le ustioni termiche profonde senza ricorrere all'intervento chirurgico

Pubblicato:05-05-2022 12:54
Ultimo aggiornamento:05-05-2022 13:42

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ROMA – Un farmaco per il trattamento delle ustioni gravi donato all’ospedale di Leopoli, in Ucraina. È l’iniziativa di MediWound, il cui direttore finanziario, Boaz-Gur-Lavie, in una nota spiega: “Noi di MediWound preghiamo per il popolo ucraino e i nostri pensieri sono rivolti ai cittadini. Siamo grati di poterli aiutare con NexoBrid per curare i loro pazienti gravemente ustionati a seguito della guerra. Attualmente siamo impegnati a donare il nostro farmaco ad altri centri ustionati e ospedali in tutta l’Ucraina’. Il farmaco che è stato inviato è il NexoBrid, che serve a trattare i feriti che presentano ustioni gravi.

UN SOSTEGNO ALLA POPOLAZIONE UCRAINA

Immediata la risposta del nosocomio ucraino. ‘Siamo grati per la vostra generosità, dedizione e sostegno ai nostri pazienti e al popolo ucraino. Il farmaco ha già salvato molte vite‘, è scritto in una lettera a firma del direttore generale dell’ospedale. Si stima che sul totale dei feriti in un conflitto armato, una percentuale che oscilla tra 15 -30% sia determinata proprio da feriti provocati da ustioni. La percentuale dipende dal tipo di guerra e dalla tipologia di armi impiegate.

Dall’Ucraina più volte sono giunte notizie dell’uso di bombe termobariche, che hanno un alto potenziale incendiario e la peculiarità di creare vere e proprie bolle di fuoco per massimizzare il proprio effetto distruttivo.


Il dottor Gur-Lavie ha reso noto chi ha deciso di dare il via libera a questa iniziativa all’insegna della solidarietà e come sia stato possibile raggiungere l’ospedale di Leopoli. ‘Osservando cosa accade durante i conflitti e la grande sofferenza del popolo ucraino- ha informato- è divenuto per noi imperativo sostenere la popolazione. Credo che tutti noi dobbiamo fare del nostro meglio per aiutarla. Le conseguenze di questa guerra sono devastanti’.

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‘Inizialmente pensavamo sarebbe stato relativamente facile inviare il NexoBrid- ha proseguito- ma in realtà si è rivelato uno sforzo logistico difficile e complesso. Alla fine siamo riusciti a consegnarlo grazie alla nostra struttura operativa in Polonia, supportata da un ospedale locale e attraverso un’organizzazione di volontari presente proprio a Leopoli. Sono in programma altre spedizioni dall’Italia e speriamo di poter presto raggiungere altri ospedali ucraini’.

NEXOBRID, UN FARMACO BIOLOGICO

Il CFO di MediWound LTD ha poi parlato delle peculiarità del farmaco. ‘NexoBrid è un prodotto biologico, un farmaco orfano, indicato per la rimozione non chirurgica dell’escara delle ustioni termiche profonde parziali e a tutto spessore. È un prodotto biologico a base di bromelina, contenente una miscela sterile di enzimi proteolitici che rimuove selettivamente l’escara delle ustioni entro quattro ore senza danneggiare il tessuto vitale circostante’.

Boaz-Gur-Lavie ha aggiunto che ‘l’uso di Nexobrid permette di evitare l’intervento chirurgico di rimozione del tessuto necrotico ustionato. Il farmaco è attualmente commercializzato nell’Unione Europea e in altri mercati internazionali ed è in fase di registrazione negli Stati Uniti. NexoBrid è sostenuto dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA) degli Usa’.

La cura di questi pazienti richiede elevate risorse ospedaliere, chirurgiche e centri altamente specializzati. I centri specializzati per il trattamento degli ustionati in Italia, così come in Europa, sono pochissimi per via della prevalenza del tipo di trauma. Pertanto, al verificarsi di un incidente di massa o in conflitto la resilienza del sistema sarebbe bassissima. A tal proposito nel gennaio 2020 la Commissione europea ha rilasciato la raccomandazione EU ‘Preparing for mass burn disaster’, in cui si raccomanda ad ogni Stato membro EU di provvedere ad un piano nazionale per la gestione di disastri di massa con elevato numero di pazienti ustionati.

Gli specialisti in ustioni italiani avevano già da tempo lanciato un allarme, chiedendo una revisione del piano di maxi emergenza per gli ustionati, coinvolgendo i centri grandi ustionati.
Il 26 marzo scorso autorità sanitarie nazionali e direttori dei centri ustioni italiani si sono ritrovati a Bologna per fare il punto sui piani di emergenza nazionale ustionati, confrontandosi su possibili miglioramenti da apportare.

L’EMERGENZA USTIONATI

Sul fronte dei piani di preparazione e risposta a maxi emergenze ustionati, Boaz-Gur-Lavie ha spiegato che ‘MediWound, con NexoBrid, ha affrontato i colli di bottiglia critici nella gestione di eventi con ustioni di massa. Per capire il motivo dell’esistenza di questi colli di bottiglia è necessario sapere che negli ultimi 50 anni la modalità di trattamento utilizzata per rimuovere il tessuto necrotico ustionato era quella chirurgica. Questo richiede un medico esperto, una sala operatoria di chirurgia e comporta una significativa perdita di sangue‘.

‘Inoltre- ha sottolineato- l’uso di strumenti chirurgici è efficace ma non selettivo, poiché rimuove anche i tessuti vivi ed essendo non sempre applicabile precocemente, deteriora l’ustione fino a farla diventare un’ustione a tutto spessore, che richiede un innesto. Il tessuto morto ustionato va rimosso nel minor tempo possibile al fine evitare complicanze ed infezioni e con la chirurgia questo non sempre è possibile, soprattutto nell’ambito di scenari dove le capacità ospedaliere sono compromesse e/o sature a causa di un elevato afflusso di pazienti’.

L’IMPEGNO DI MEDIWOUND

‘NexoBrid, che è un gel topico applicato una sola volta per quattro ore– ha precisato Boaz-Gur-Lavie- risolve tutti questi problemi. Può essere applicato da infermieri dopo l’indicazione di un chirurgo esperto, elimina la necessità di una sala operatoria, non causa perdite di sangue e, soprattutto, è efficace e selettivo in quanto rimuove solo il tessuto morto. In sintesi, NexoBrid garantisce un risultato migliore al paziente con una soluzione del problema più precoce, molta meno perdita di sangue e di tessuti sani, meno autotrapianti e una minore richiesta di risorse‘.
Boaz Gur-Lavie ha inoltre dichiarato che esistono già attività di MediWound riguardo al ‘mass disaster management’. ‘MediWound- ha detto- è impegnata con BARDA dal 2015 per lo sviluppo e l’approvazione di NexoBrid nel mercato statunitense, nonché per l’approvvigionamento di scorte di emergenza di 16 milioni e mezzo di dollari come parte della preparazione del governo statunitense per incidenti di massa da ustione’.

‘Abbiamo inoltre iniziato i nostri primi passi nell’Unione Europea per affrontare questo bisogno urgente- ha affermato- come emerge sempre più negli ultimi anni a seguito di attacchi terroristici, cambiamenti climatici, incendi in tutta Europa, pandemia da Covid-19 e, recentemente, in occasione del conflitto tra Russia e Ucraina’.

‘Riteniamo imperativo che i diversi centri ustionati locali, i governi e le agenzie dell’UE siano preparati ad affrontare incidenti di massa con elevato numero di pazienti. La mancanza di preparazione al Covid-19 ha dimostrato l’enorme perdita di vite umane e l’impatto economico quando questo non avviene’, ha concluso.

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UNA CONTROMISURA PER SCENARI DI CRISI

L’agenzia Dire ha raggiunto anche il Business Director Italia & sud-est EU, attualmente alla guida delle operazioni aziendali di Mediwound in relazione alle attività e ai piani di preparazione e risposta ai burn mass casualty incident (BMCI) in EU, Alberto Alabastro.
Rispondere ai bisogni di cura insoddisfatti dei pazienti ustionati è la nostra mission aziendale- ha reso noto- e poter offrire benefici aggiuntivi e soluzioni ai sistemi sanitari in previsione di una maxi emergenza è per l’azienda motivo di grande orgoglio’.

‘Attualmente- ha proseguito Alabastro- siamo impegnati sia a livello nazionale che a livello centrale europeo a supportare l’accesso di NexoBrid nei piani di ‘burn mass disaster management’. Siamo certi che saremo presto in grado di fornire NexoBrid come contromisura medica per scenari di crisi anche alla popolazione europea, così come gia fatto per quella degli Stati Uniti’.
In Europa la pandemia da Covid-19 ha cambiato l’approccio al tema della organizzazione delle maxi emergenze. ‘Su questo fronte- ha precisato Alabastro- si sta lavorando molto e bene. Bisogna essere preparati per tali scenari. Seguiamo con grande interesse anche l’istituzione della nuova agenzia Hera, la Health Emergency Response Authority, ovvero la BARDA europea, per un approccio ‘one-health’ nuovo e comunitario’.

‘L’innovazione è elemento fondamentale per accrescere risposta ed efficacia dei sistemi sanitari soprattutto in tali scenari ed una delle azioni fondamentali per il conseguimento di tale risultato- ha poi dichiarato- è proprio la capacità di trasferire tale innovazione nella real practice e nella pianificazione di risposta alle maxi emergenze. È stato proprio questo l’obiettivo prefissato e raggiunto dalla nostra partnership strategica con l’autorità sanitaria statale U.S. BARDA’.

L’ITALIA PREPARA UN PIANO PER LE MAXI EMERGENZE USTIONATI

Intanto in Italia sono già in corso incontri sul piano nazionale maxi emergenze ustionati tra clinici dei centri ustioni e autorità nazionali, Protezione civile e ministero della Salute.

‘L’incontro di Bologna- ha detto Alabastro- è stato un momento di grande arricchimento professionale. La macchina organizzativa messa a punto da Protezione civile e ministero della Salute deve essere motivo di grande orgoglio per noi italiani. Siamo, infatti, tra i sistemi più avanzati. È chiaro che alcuni correttivi per le specifiche esigenze, come quelli per i pazienti ustionati, vanno messi a punto ed è stato proprio questo l’obiettivo del meeting di Bologna’.
‘Clinici e autorità sanitarie devono dettare l’agenda di lavoro- ha poi precisato- identificare i bisogni ed eventuali colli di bottiglia in tali scenari, mentre noi aziende, per quel che ci compete, dobbiamo lavorare per far sì che tali bisogni vengano soddisfatti. Noi ci siamo impegnati a fare la nostra parte‘.
‘Dalla determinazione percepita durante il meeting di Bologna- ha poi detto Alabastro- sono molto fiducioso che l’Italia sarà tra i primi Paesi in Europa ad avere un piano specifico per la gestione delle maxi emergenze ustionati.

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STOCK STRATEGICI PER AFFRONTARE LA CRISI

Boaz-Gur-Lavie ha informato che dall’Italia si sta cercando dì donare il farmaco a numerosi nosocomi in Ucraina. ‘Ho avuto notizia poco fa- ha commentato Alberto Alabastro- che siamo riusciti a risolvere alcune problematiche doganali e che NexoBrid è in volo verso il confine moldavo per raggiungere Odessa. Stiamo facendo ogni sforzo per arrivare agli ospedali ucraini che ci hanno richiesto aiuto e supporto. Lì vi sono infatti ricoverati molti pazienti ustionati che non possono essere trasferiti tramite MedEvac, come raccomandato da linee guida internazionali. Bisogna pertanto poterli trattare in loco. Ecco perchè siamo stati contattati e stiamo facendo ogni sforzo per far avere loro il farmaco’.

Cosa comporta questo tipo di spedizioni umanitarie? ‘Noi siamo una azienda farmaceutica che opera in condizioni ambientali di normalità- ha spiegato Alabastro- e, pertanto, raggiungere teatri di guerra è per noi davvero complicato. Il direttore del centro ustioni di Odessa mi ha riferito che dovrà pianificare con i militari il ritiro del farmaco alla dogana, con i relativi rischi che tutto ciò comporta. Questa è la ragione per cui è necessario essere preparati prima’.
Piani chiari e dettagliati, formazione e stock strategici del farmaco per fronteggiare crisi simili– ha concluso- devono infatti essere predisposti con largo anticipo e il tutto dovrebbe essere coordinato e gestito dalle autorità’.

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