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Sainz: “Non devo dimostrare niente alla Ferrari, se ho una macchina vincente… vinco”

"Sono in F1 da dieci anni, non ho mai avuto una macchina da podio fino al 2022"

Pubblicato:05-04-2024 10:06
Ultimo aggiornamento:06-04-2024 19:13

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ROMA – Carlos Sainz s’è preso i riflettori dell’altra Formula 1, quella sottratta al dominio sportivo di Verstappen. Il contratto in scadenza con la Ferrari l’ha affrancato, ha vinto in Australia con le cicatrici d’una appendicite appena operata, e corre per cercarsi una nuova macchina. Per dimostrare di saper vincere appena ne ha l’occasione. Ma non alla Ferrari, che al suo posto ha scelto Hamilton. No. Il pilota spagnolo lo ribadisce ad ogni intervista, anche a Suzuka, al giornale spagnolo As: vince per guadagnarsi una macchina vincente, e continuare a farlo.

“La cosa brutta di questo sport è che si parla solo dell’ultima gara – dice con orgoglio – I contatti che ho avuto con tutte le squadre ci sono da prima dell’Australia. La gara in Australia può contribuire a confermare quello che già sapevano di me, perché sono da dieci anni in Formula 1 e tutti più o meno sanno cosa sono capace di fare. Una vittoria non nuoce, aiuta in quelle intenzioni o trattative. A febbraio la prima cosa che ho detto è che me la sarei presa con calma. Tutto era cambiato. Dal voler avere fretta di rinnovare con la Ferrari al fare il passo successivo con molta calma, perché devo pensarci attentamente e devo parlare con tutti, conoscere le opzioni reali, quelle buone e quelle che possono davvero aiutare il mio futuro. Ecco perché il tutto richiederebbe un po’ più di tempo, e così è. Adesso la stagione sta entrando in un punto in cui vorrei andare avanti e iniziare a risolvere le cose, perché non voglio passare l’intero anno tra una cosa e l’altra”. 

Iniziare la stagione con una squadra nella quale sai che l’anno prossimo non gareggerai non è facile dal punto di vista del pilota. Per questo motivo dovevamo cercare di fare un buon pre-campionato a livello fisico e mentale. Non c’è soluzione migliore che avere una buona forma fisica, che ti dà fiducia e voglia. Buona energia. Così ho fatto, sono arrivato a questa stagione con più energia e voglia. E anche questa forma fisica mi ha permesso di stare a letto per due settimane, tornare e mantenere la forma fisica per poter fare una gara di Formula 1″.


Come pilota mi sono evoluto molto dal 2022. Da quando è cambiato il regolamento, queste vetture mi sono piaciute meno di quelle del 2021. Guidano più come una vettura GT, più pesante, con alcuni ‘input’ con il volante e l’acceleratore che all’inizio non mi venivano naturali. Mi sono adattato, abbiamo migliorato la macchina e ora nel 2024 abbiamo una macchina di cui sia io che Charles siamo soddisfatti”.

“Il mio primo obiettivo, il numero uno, è sempre vincere. Quando guardi i tempi ti confronti con i primi, a meno che tu non sia il primo. È la mia mentalità. Ora mi concentro sulla macchina che ho, so che mi permetterà di lottare per il podio nella maggior parte dei circuiti e l’obiettivo deve essere quel podio o la vittoria, come nel caso dell’Australia. Da lì, analizzerò le gare e vedrò dove mi porterà in campionato e se stiamo andando bene. Ovviamente non nego il fatto che, se otterrò dei buoni risultati, spero di dimostrare a tutti e a me stesso di essere un pilota vincente; e che con una macchina vincente sono una scommessa per fare punti. Ma non sto cercando di dimostrarlo specificatamente alla Ferrari o agli altri team. Corro per vincere e anche per dimostrare che quando ho una macchina capace di lottare per un podio o una vittoria, sono io quello che ottiene quel podio o quella vittoria.

Non ho mai avuto una macchina che vincesse o salisse sul podio nella mia carriera agonistica fino al 2022, cosa che in alcune gare mi ha permesso di lottare per le pole e vincere. Quando arrivano opportunità del genere, ci sono piloti come Hamilton, Vettel o Verstappen che hanno quella macchina da molti anni e sanno di essere capaci. Ma ho avuto quella macchina in alcune occasioni dal 2022 e voglio dimostrarlo a me stesso, che non sono in F1 solo per essere un pilota, ma per diventare un giorno campione del mondo. E’ quello che voglio”.

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