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“Ci sta a cuore chi cura”, a Bologna torna Exposanità

L'edizione di quest'anno, in programma a Bologna Fiere dal 17 al 19 aprile, è stata presentata oggi a Milano, nella Torre PwC

Pubblicato:05-03-2024 18:03
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 18:03

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BOLOGNA – “Ci sta a cuore chi cura”. Questo il claim 2024 di Exposanità: l’edizione di quest’anno, in programma a Bologna Fiere dal 17 al 19 aprile, è stata presentata oggi a Milano, nella Torre PwC. Nel claim, si legge nella nota, “è racchiuso l’impegno per la sanità italiana che da oltre 40 anni caratterizza la manifestazione. Ma non solo. In quella frase c’è anche tutto il senso dell’urgenza di tutelare chi nella sanità italiana lavora: i suoi professionisti”. Lo stesso claim è stato declinato per la campagna “Ci sta a cuore il SSN” che Exposanità ha ideato per il 45esimo anniversario del Servizio sanitario nazionale e alla quale tutti possono partecipare. Tra le attività dedicate a questo traguardo della sanità pubblica italiana, verrà infatti proposto ai cittadini, al mondo delle istituzioni e delle politiche sanitarie, alle aziende, alle associazioni di volontariato in sanità, di raccontare tramite script, o video, perché hanno a cuore il Servizio sanitario nazionale.

La mattinata si è aperta con il saluto di Antonio Bruzzone, ad di BolognaFiere: “Cosmofarma ed Exposanità sono eventi molto importanti per il Gruppo BolognaFiere”. L’industria “di dispositivi medici, prodotti e tecnologie a servizio di Ospedali, Rsa e cure domiciliari è in continuo sviluppo perchè dopo la pandemia abbiamo capito bene quanto importante e preziosa sia non solo la prevenzione, ma anche il sostegno alle fragilità, ai grandi anziani, alle persone con disabilità”. Bruzzone ha ringraziato, infine, “le oltre 75 associazioni di categoria che rendono l’appuntamento biennale di Exposanità il punto di riferimento nazionale”.

A seguire è intervenuto Andrea Fortuna, Partner PwC Italia, Healthcare Pharmaceuticals & Life Sciences Leader che ha presentato in sintesi i risultati dell’indagine Hopes and Fears Global Workforce condotta da PwC per analizzare l’opinione di quasi 54.000 persone che lavorano in 46 Paesi: “Tra tutti, gli oltre 5.000 professionisti del settore della salute sembrano accusare più pressione in quanto sono sottoposti a maggiori carichi di lavoro, fenomeno prevalentemente imputabile alla carenza di risorse- ha spiegato Fortuna- Stupisce che i professionisti del settore, in particolare gli italiani, siano meno preparati ad affrontare le innovazioni tecnologiche e gli impatti che queste avranno sul proprio lavoro”.


Il titolo scelto “quest’anno da Exposanità ‘Ci sta a cuore chi cura’ racchiude le più importanti tematiche che la Fnopi affronta, giorno dopo giorno, nel suo lavoro di tutela e valorizzazione del lavoro dei professionisti, in particolare degli infermieri e delle infermiere, nel Servizio Sanitario Nazionale”, ha detto Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche (Fnopi). “Temi come la valorizzazione del personale infermieristico, la necessità di lavorare su competenze sostenendo i percorsi professionali, la retribuzione, i nuovi modelli di prossimità e l’evoluzione digitale della tecnologia sanitaria sono nodi da sciogliere”. In una sanità pubblica “in forte evoluzione le competenze richieste alla professione di fisioterapista giocano su ambiti già a suo tempo previsti dal legislatore nella scrittura del nostro profilo, che non limita l’intervento del fisioterapista alla riabilitazione, ma include anche la prevenzione e la cura di problematiche sia muscoloscheletriche sia neuromotorie e viscerali”, ha aggiunto Giuseppe Tedesco, consigliere federazione nazionale degli Ordini dei fisioterapisti (Fnofi).

Elena Menichini, Associazione Ausili di Confindustria Dispositivi Medici, ha illustrato l’andamento del mercato: “Il settore dei dispositivi medici in Italia genera un mercato che vale 18,3 miliardi di euro tra export e mercato interno e conta 4.641 aziende, che occupano 117.607 dipendenti. Si tratta di un tessuto industriale molto eterogeneo, caratterizzato da innovazione e specializzazione, dove le piccole aziende convivono con i grandi gruppi. Gli effetti negativi di misure legislative penalizzanti per le imprese oggi frenano il mercato, creando un clima di incertezza, che non fa bene al tessuto industriale e al nostro Paese perché non consente visibilità e pianificazione degli investimenti e quindi la crescita”. Sarebbe “importante creare, invece, le condizioni per rilanciare la nostra Sanità che, con le tecnologie che produciamo, può essere altamente innovativa e generare esternalità positive con reale riduzione dei costi per il sistema”.
Infine la parola è passata a Marilena Pavarelli, project manager Exposanità: “Consideriamo da sempre le soluzioni offerte dal mercato, unite alle capacità organizzative, gestionali e cliniche dei professionisti, le leve strategiche per una sanità efficace e sostenibile. Ed è proprio a questi due aspetti che guarderemo con le 400 e più aziende presenti in manifestazione e le oltre 200 iniziative formative in programma”. Ad Exposanità 2024, ha aggiunto, “sarà possibile toccare con mano innovazioni e tecnologie per l’ospedale, la riabilitazione, l’assistenza agli anziani, la disabilità, l’ortopedia, la sanità digitale. Ma la manifestazione sarà anche l’occasione per confrontarsi sulle grandi questioni”, tra cui la valorizzazione del capitale umano. Tema quest’ultimo, ha concluso Pavarelli, “a cui l’edizione 2024 di Exposanità è dedicata. Non esiste possibilità di sviluppo per i servizi sanitari e socio sanitari in assenza di personale competente, motivato, valorizzato”.

Anche quest’anno sono moltissimi gli appuntamenti in calendario. L’edizione 2024 di Exposanità non poteva che aprirsi con un tema cruciale: la grande crisi del capitale umano in sanità, per medici, infermieri e personale sociosanitario. Per l’87% dei medici e dirigenti sanitari la propria vita è insoddisfacente, il 96,5% avverte un eccessivo carico di lavoro e il 72% ha pensato di lasciare il lavoro nel Servizio sanitario nazionale per trasferirsi all’estero. Sono i dati di un sondaggio di Anaao-Assomed, realizzato su un campione rappresentativo di medici. Il 17 aprile, alle 10, si svolgerà il convegno inaugurale “Investire sui professionisti per la tenuta del Ssn”, moderato dal giornalista de Il Sole24Ore, Marzio Bartoloni e con la partecipazione di Nino Cartabellotta, Fondazione Gimbe.

Tante le iniziative speciali su cui punta Exposanità: ampio spazio, innanzitutto, alla riabilitazione con un ciclo di incontri per affrontare tematiche su cui lavorare per ricostruire un progetto di vita indipendente. Di estrema attualità è il Focus Pronto Soccorso: un’area dimostrativa mirata a mettere in luce soluzioni tecnologiche e organizzative per la gestione delle emergenze. Torna anche quest’anno l’iniziativa Sanità Digitale, per offrire nuovi servizi tecnologici e promuovere le apparecchiature più all’avanguardia ed è confermata l’area destinata alle discipline sportive, in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico – Comitato Regionale Emilia-Romagna. Durante le tre giornate di manifestazione i visitatori potranno assistere ad un ciclo di tornei e gare animate da protagonisti del mondo dello sport, atleti e campioni paralimpici.

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