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Tre cooperanti italiani in stato di fermo in Tunisia

I tre fanno parte dell'organizzazione della società civile Cesvi. La Farnesina segue il caso

Pubblicato:05-03-2024 09:30
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 12:59
Autore:

farnesina imago
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ROMA – La Farnesina segnala che tre cooperanti italiani, impegnati in attività di cooperazione per l’organizzazione della società civile Cesvi in Tunisia, sono stati posti in stato di fermo nei giorni scorsi, insieme ad altro membro dello staff Cesvi, per presunte irregolarità legate a prelievi di denaro da una banca locale. I tre cooperanti – riferisce in una nota il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale – operano su alcuni progetti in Libia, paese il cui sistema bancario mantiene una serie di limitazioni che rendono necessari, per chi vi si trova a operare e abbia necessità di valuta, periodici prelievi di denaro in Tunisia. Sin dall’inizio della vicenda l’ambasciata d’Italia a Tunisi, in stretto coordinamento con la Farnesina, ha assicurato assistenza ai connazionali ed è in costante contatto con Cesvi, che sta fornendo tutte le necessarie informazioni alle autorità inquirenti per consentire un rapido chiarimento e arrivare a un auspicabile, rapido rilascio di tutte le persone coinvolte.

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