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Bologna “sporca” e “annoiata”, tornerà “vivace” e “brillante”? Il barista e l’ambulante a #mandaloaDiRE

Il titolare di Ruggine e Ragù Riccardo Vastola e la commerciante della Piazzola Natascia Merighi sono gli ospiti del format Dire sulla città in previsione delle amministrative

Pubblicato:04-06-2021 17:34
Ultimo aggiornamento:04-06-2021 17:34

mandaloadire bologna
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Montaggio video di Davide Landi

BOLOGNA – La città descritta in tre parole e altre tre per indicare come dovrebbe essere o come la si vorrebbe, una cosa da salvare e una da cambiare nei prossimi cinque anni. Infine, una proposta per rilanciare la città dopo il Covid e, immancabilmente, il pronostico su chi sarà il prossimo sindaco di Bologna. Cinque domande in tutto: cinque domande per “#mandaloaDiRE, la rubrica-format che l’Agenzia Dire avvia in vista del voto nel capoluogo dell’Emilia-Romagna.

Gli ospiti di questo appuntamento sono Riccardo Vastola, tra i titolari di Ruggine e Ragù, e Natascia Merighi, commerciante della Piazzola.


VASTOLA (RUGGINE): “C’È LINFA GIOVANE, SI PUÒ MIGLIORARE INSIEME”

Sporca e inadeguata“. Così vede la città Riccardo Vastola, tra i titolari del cocktail bar Ruggine e del piccolo avamposto di cucina tradizionale bolognese Ragù, rispondendo alle domande del format #MandaloaDiRE. Per il giovane imprenditore la speranza è tutta da riporre nel terzo aggettivo: “Brillante”, cioè “fatta di persone con grandi capacità“. Se Vastola potesse scegliere l’aspetto futuro di Bologna, la vorrebbe certamente “sostenibile, regolamentata e orientata agli investimenti“. Non butterebbe proprio tutto, ma salverebbe “l’apertura verso il turismo internazionale”, mentre preferirebbe “cambiare, o perlomeno migliorare, la viabilità nel centro storico, rendendolo meno inquinante, più fruibile, ma anche sostenibile per tutti: sia per chi viene da fuori che che per chi ci abita dentro”.

L’attenzione all’ambiente e alla mobilità non sono gli unici punti su cui il ristoratore bolognese punterebbe per il rilancio della sua città: “Vorrei che il settore cultura del Comune si unisse a tutte le realtà più importanti del settore musicale per proporre un grande festival di musica“. Per quanto riguarda il futuro sindaco, Vastola non fa nomi, ma ha le idee piuttosto chiare: “Vorrei una persona che non mi chiedesse cosa bisogna fare ma che mi dicesse cosa vuole fare”. Il gestore di Ruggine torna sul tema del potenziale umano già presente in città: “Credo ci sia una linfa giovane, fatta di persone che non dovrebbero scendere a grandi compromessi. Sarebbe bello se avessero fatto squadra“. Insomma, il primo cittadino ideale è “qualcuno che mi dica chiaramente cosa dobbiamo fare per migliorare insieme questa città“.

MERIGHI (PIAZZOLA): “IL SINDACO IDEALE DEVE STARE TRA LA GENTE”

Stanca e annoiata“. Non è la descrizione di una cittadina, ma della città stessa, decisamente provata dalla pandemia secondo l’ambulante del mercato della piazzola Natascia Merighi, in prima fila nelle battaglie per far ripartire gli storici banchi di piazza 8 agosto. “Bologna oggi post virus è stanca, ma comunque accogliente“, dice risponde alle domande di #MandaloaDiRE.

Rivorrei la mia città“, dice con un filo di nostalgia la commerciante, che ricorda una Bologna “vivace, sempre e comunque accogliente e felice”. Secondo Merighi, comunque, non tutto ciò che riguarda l’attualità è da buttare; rimane quell’aspetto di “dinamicità” che da sempre rappresenta il capoluogo emiliano: “Nonostante questo momento di stallo, speriamo si torni ad essere allegri come prima“.

Da cambiare assolutamente, invece, tutto ciò che riguarda la sicurezza e la tranquillità dei residenti: “Bologna deve tornare sicura come prima”, anche per favorire quello che secondo la commerciante è un comparto fondamentale su cui puntare per il rilancio della città dopo il Covid: il turismo. E, detto tutto questo, qual è il sindaco ‘dei sogni’? Natascia Merighi non ha nomi in mente, ma sente di parlare per tutti i bolognesi quando auspica che il futuro primo cittadino “viva in mezzo alla gente. Abbiamo bisogno della presenza non solo mediatica ma fisica del sindaco- spiega l’ambulante- là dove c’è una problematica deve presentarsi e cercare di risolverla, se può ovviamente, ma la presenza fa già molto”.

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