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VIDEO | Il Centro agroalimentare di Roma lancia il tavolo di ridistribuzione delle eccedenze alimentari

Insieme a Caritas, Sant'Egidio, Acli, Banco alimentare e altri

Pubblicato:04-06-2020 12:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:26

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ROMA –  Utilizzare le eccedenze alimentari del Centro agroalimentare di Roma per aiutare chi e’ in difficolta’, a partire dalle persone inserite nei circuiti di solidarieta’ della Capitale legati alla Comunita’ di Sant’Egidio, alle Acli, alla Caritas, al Banco Alimentare e alla Croce Rossa. Questo il senso dell’iniziativa presentata al Car di Roma dal dg Fabio Massimo Pallottini insieme a don Benoni Ambarus, direttore della Caritas diocesana di Roma, Bruno Izzi della Comunita’ di Sant’Egidio, Lidia Borzi’ delle Acli di Roma e provincia, Debora Diodati della Cri di Roma Capitale, Giuliano Visconti del Banco alimentare Lazio, e Alessandro Pinna, presidente dell’associazione Isola solidale. L’iniziativa e’ stata definita il ‘Tavolo delle buone pratiche‘.

BITGOOD, LA PRIMA PIATTAFORMA ITALIANA PER LA GESTIONE DELLE ECCEDENZE ALIMENTARI

Attraverso la piattaforma BitGood le eccedenze alimentari ortofrutticole ed ittiche verranno messe a sistema e reimmesse nei circuiti solidali di Roma e della provincia. Si tratta della prima piattaforma italiana per la gestione delle eccedenze alimentari a fini solidali. “Con il ‘Tavolo delle buone pratiche’- spiega Pallottini- abbiamo previsto di triplicare la raccolta dei quantitativi di frutta, verdura e pesce in eccedenza, che verranno immessi nei circuiti solidali con la possibilita’ di sostenere circa 120mila nuclei familiari con 6 milioni di porzioni di cibo fresco. Stamattina abbiamo voluto mettere al tavolo tutti gli operatori del Terzo settore con cui collaboriamo gia’ da tempo per cercare di dare questo aiuto concreto”.”Percepiamo la pressione che viene dal basso e le tante richieste di aiuto- ha aggiunto Pallottini- Cosi’ abbiamo messo da parte i protagonismi, che non ci sono, e abbiamo messo in piedi una buona pratica che parte da Roma e puo’ essere replicata a livello nazionale. Noi siamo un interlocutore economico di questo territorio ma vogliamo svolgere anche una funzione sociale. Il progetto prevede che tutta questa raccolta sia organizzata dal Car insieme agli operatori presenti oggi al tavolo e sia destinata a seconda delle esigenze e i momenti nel modo piu’ utile possibile. Serviva un luogo per dare una risposta e queste richieste e grazie alla tecnologia potremo anche seguire il prodotto dal momento in cui viene donato all’utilizzo finale”. Per Borzi’ “in un momento di difficolta’ come quello che stiamo vivendo, in cui il lockdown ha creato una crisi sociale e di lavoro, e’ fondamentale il lavoro di rete che puo’ stringere le maglie di protezione sociale. Bene l’iniziativa, da parte nostra metteremo al servizio la nostra esperienza. Recuperare le eccedenze alimentari e’ un percorso virtuoso di economia circolare che porta a risultati positivi dal punto di vista economico, sociale e ambientale”. 


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