Il sindaco di Prato: “Non uscite di casa, emergenza non è finita”
"Sono cascati oltre 150 millimetri di acqua in pochissime ore, non si era mai registrato nel corso del tempo"
ROMA – “L’emergenza purtroppo non è finita, ci sono ancora delle situazioni molto critiche in particolare nelle zone sud e nord della città. Anche oggi sarà una giornata complessa, abbiamo una viabilità molto fragile, chiedo a tutti di non uscire di casa se non per questioni veramente importanti. Cerchiamo di rimandare la spesa e quello che non è strettamente necessario perché si attende purtroppo un ulteriore peggioramento nel corso del tardo pomeriggio, sera”. È quanto afferma il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, parlando coi giornalisti nella sede cittadina della Protezione civile. “Stanotte ho fatto un giro e non nego che quando ho parlato di shock mi sono trattenuto– prosegue- perché quello che ho visto ad esempio sul muro perimetrale del cimitero di Chiesanuova di via Montalese è qualcosa che nemmeno la tempesta di vento di qualche anno fa ci aveva mai fatto vedere”.
LEGGI ANCHE: Disastro in Toscana, cinque morti per le esondazioni. A Prato allagato l’ospedale
Biffoni confida tutta la sua inquietudine per quanto accaduto: “Oggettivamente è qualcosa di molto toccante vedere le tombe ribaltate, al momento ci sono ancora zone della città in cui le strade sono allagate, in particolare nelle zone di Casale, della parte finale di Iolo lì i torrenti hanno sfondato gli argini ci sono pezzi di argine completamente abbattuti dalla forza dell’acqua”. Persiste inoltre “una situazione di estrema difficoltà nella zona nord della città, in particolare nelle frazioni di Figline e Santa Lucia che sono state oggetto dello straripamento del torrente Bardena e dell’esondazione del Bisenzio che non ha rotto gli argini, ma li ha scavallati con la forza con cui arrivava”.
LEGGI ANCHE: Alluvione in Toscana, fiume d’acqua porta via le auto
“A PRATO 150 MM ACQUA IN POCHE ORE, MAI VISTO PRIMA“
“Sono cascati oltre 150 millimetri di acqua in pochissime ore, è un dato che secondo la Protezione civile regionale risale a 200-300 anni fa, non si era mai registrato nel corso del tempo. Segnalo sommessamente che avevamo un’allerta arancione per il rischio idrico e un’allerta gialla per il reticolo minore- aggiunge- dico questo non perché si vuole accusare nessuno, ma semplicemente per segnalare quanto la meteorologia sia una scienza non ‘esattamente esatta’. Eravamo pronti ieri sera qua, sapevamo che sarebbe piovuto, ci aspettavamo i temporali, ma si è scaricata una quantità di acqua sul nostro territorio che non si era mai vista nel corso del tempo”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
