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Mercoledì e giovedì consiglio regionale della Valle d’Aosta, 45 argomenti

In programma 14 interrogazioni, 24 interpellanze e due mozioni

Pubblicato:03-10-2021 17:18
Ultimo aggiornamento:03-10-2021 17:18

VALLE D'AOSTA
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AOSTA – Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta è convocato mercoledì 6 e giovedì 7 ottobre, a partire dalle 9, per trattare un ordine del giorno composto di 45 oggetti, di cui 14 interrogazioni, 24 interpellanze e due mozioni. La seduta sarà ancora a porte chiuse: si può seguire su Tv Vallée, al canale 15 del digitale terrestre, o sul canale YouTube del Consiglio.

Tra le interrogazioni, la Lega chiederà come si comporta l’Usl nel caso di prestazione fornite nella campagna vaccinale da parte di medici destinatari della sospensione in base al decreto “green pass”; il gruppo Pour l’Autonomie chiederà gli orientamenti per la riduzione del costo dei pedaggi autostradali nel territorio valdostano. Un’interrogazione è stata posta dalle consigliere del Progetto Civico Progressista, Chiara Minelli ed Erika Guichardaz, per chiedere notizie dello studio di interventi per la mobilità a idrogeno previsto dall’ultima legge regionale.Tra le interpellanze, la Lega chiede conto delle misure di sostegno alla promozione turistica in vista della prossima riapertura degli impianti sciistici; sul mantenimento della scuola materna di Perloz; sul collegamento tra Chamois e il resto della regione nell’impossibilità di percorrenza del tratto stradale che porta a La Magdeleine; Pla chiede quali saranno i tempi per rendere di nuovo disponibile il Palaindoor di Aosta per il movimento sportivo valdostano e del ripristino della strada poderale tra Saint-Christophe e Roisan. Le consigliere Minelli e Guichardaz del Pcp vogliono conoscere i tempi per l’approvazione del Piano regionale dei trasporti e il numero di posti letto previsti nel progetto di ristrutturazione e ampliamento dell’ospedale Parini. Il Consiglio discuterà anche due mozioni, entrambe a firma del gruppo Lega: la prima vuole uniformare la segnaletica regionale relativa alla Via Francigena a quella nazionale; la seconda ad avviare un’interlocuzione con lo Stato per l’attuazione di una riforma fiscale che comporti semplificazione e riduzione dell’imposizione fiscale nei confronti dei possessori di immobili. 


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