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Vincolo sul Meazza? Inter e Milan frenano sul nuovo stadio

Antonello-Scaroni: "Piano finanziario fermo senza chiarimenti anche sul referendum". Sala: "Li capisco, organizzo incontri per accelerare"

Pubblicato:03-05-2023 16:04
Ultimo aggiornamento:03-05-2023 16:04

San Siro
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MILANO- Il sindaco di Milano Giuseppe Sala offrirà il suo supporto a Inter e Milan “per organizzare a breve un incontro con la Sovrintendenza e uno con il Collegio dei Garanti” nominato da Palazzo Marino. Così il sindaco replica a una lettera inviata oggi al Comune dagli Ad nerazzurro e rossonero, Alessandro Antonello e Paolo Scaroni, nella quale si chiede al Comune di fare chiarezza su eventuali vincoli sullo stadio esistente e sulla ventilata ipotesi di referendum cittadino. “In questi anni- sottolinea Sala- il Comune ha fatto tutti i passi dovuti, con trasparenza e nel rispetto delle norme. Penso sia giunto il momento di accelerare”.

ANTONELLO-SCARONI: NO AL DOSSIER DI PROGETTO SENZA CHIARIMENTI

La presa di posizione del sindaco arriva dopo la sollecitazione ai due club a metà aprile, concluso il percorso del dibattito pubblico, a presentare un aggiornamento del piano economico finanziario relativo al progetto del nuovo stadio. Richiesta alla quale le squadre hanno replicato chiedendo di prorogare i termini per la revisione del Dossier di progetto, “e io- sottolinea Sala- non posso che comprendere in pieno le loro ragioni”. La richiesta di referendum per il mantenimento di San Siro (non previsto dal progetto) è stata respinta in prima battuta dal Collegio dei Garanti nominato dal Consiglio Comunale, riepiloga Sala nella sua nota, “ma poi rimessa in discussione dal Tar; ora si attende un nuovo pronunciamento da parte del Collegio stesso”. Quanto al vincolo che potrebbe essere posto dalla Soprintendenza sul Meazza “manca ancora una parola definitiva. È del tutto ragionevole- conclude quindi Sala- che in questo contesto Milan e Inter esprimano riserve ad investire tempo e denaro nel progetto”.

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LA LETTERA DEI CLUB AL SINDACO

Nella loro lettera, inviata formalmente all’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi e al direttore generale di Palazzo Marino, Christian Malangone, Antonello e Scaroni, oltre a chiedere “tempistiche e modalità” dell’eventuale indizione del referendum cittadino, osservano come “il tema della eventuale definizione del vincolo storico-relazionale, che potrebbe essere apposto al ‘Meazza’, risulti dirimente ai fini della prosecuzione del procedimento”.
In ragione delle considerazioni sopra delineate “si ritiene comunque opportuno attendere i richiesti chiarimenti e conseguentemente si fa istanza per una sospensione del termine di 90 giorni assegnato nella nota in oggetto; sospensione che si ritiene necessaria al fine di contemperare i diversi interessi, pubblici e privati- concludono Antonello e Scaroni- considerate le importanti incertezze che afferiscono alle obbligatorie attività dell’Amministrazione”.


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