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Battutine e sorrisini perchè la consigliera va ad allattare, Cgil: “Inaccettabile”

L'episodio è successo giovedì durante il consiglio comunale di Dozza

Pubblicato:03-04-2017 15:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:04

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BOLOGNA – Una consigliera comunale che si affretta a finire il suo intervento perchè deve andare ad allattare il bimbo piccolo. E, per tutta risposta, la sua uscita di scena viene accompagnata da sorrisini degli altri consiglieri, uomini e donne. E non solo: una collega della donna, anch’essa consigliera comunale, prendendo la parola, se n’è uscita così: “Le donne usano il tiralatte e il biberon e continuano perciò ad andare a lavorare”, evidenziando il fatto che era inopportuno assentarsi per andare ad allattare. E’ successo giovedì scorso durante il Consiglio comunale di Dozza, in provincia di Bologna, e a segnalare il ‘fattaccio’ è la Cgil di Imola, presente con alcuni delegati alla seduta perchè quel giorno era in discussione la conversione della struttura per anziani di Dozza in una comunità alloggio per pazienti con disturbi cognitivi.

Questo episodio è “inaccettabile e inqualificabile”, a detta della Cgil, inalberata anche e soprattutto per il fatto che il Consiglio comunale sia rimasto “impassibile e indifferente, sindaco compreso“. Oggi lo racconta in una nota, spiegando che giovedì erano presenti per il progetto di conversione della struttura per anziani, con cui non sono d’accordo. “Dopo l’illustrazione del progetto da parte dei ‘tecnici’- scrive in una nota la Cgil- è stata data la parola ai consiglieri comunali per i loro interventi in merito. Ad una consigliera è stata data la precedenza da una collega per permetterle di assentarsi dal consiglio comunale per andare ad allattare. Sono subito partiti sorrisini da parte dei consiglieri, uomini e donne, che hanno disgustato tutto il pubblico presente“. E poi c’è stata la frecciata della consigliera che citato “tiralatte” e “biberon” per stigmatizzare la scelta di proseguire nell’allattamento.

Ecco il commento della Cgil: “Come Coordinamento Donne della Cgil e dello Spi, invitiamo questa consigliera, e tutti coloro che rappresentano i cittadini e le cittadine, ad approfondire la normativa che tutela la maternità, conquistata con dure lotte da parte delle donne, purtroppo non ancora così all’avanguardia come in altri paesi europei”. Per la Cgil è “inaccettabile e inqualificabile questo atteggiamento denigratorio e discriminatorio nei confronti di una donna che si trova in un momento particolare e prezioso della propria vita familiare. Come Cgil ogni giorno contrastiamo simili comportamenti discriminatori quando accadono nei luoghi di lavoro e non possiamo tollerare che vengano accettati in un consiglio comunale che è rimasto impassibile e indifferente, sindaco compreso. Da chi ricopre un ruolo nelle istituzioni ci si aspetta comportamenti che siano esempio per la comunità, e non al contrario offensivi, da cui prendere le distanze, come è accaduto a Dozza”.


di Marcella Piretti, giornalista professionista

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