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Uffizi, attivisti di Ultima generazione attaccano volantini sulla ‘Primavera’

Le immagini dell'alluvione di Campi Bisenzio hanno tappezzato il capolavoro di Sandro Botticelli

Pubblicato:03-03-2024 15:02
Ultimo aggiornamento:03-03-2024 15:02
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primavera ultima generazione
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ROMA – Nuova azione da parte degli attivisti ambientalisti di ‘Ultima generazione’ a Firenze. Questa volta hanno attaccato dei volantini sulla ‘Primavera’ di Sandro Botticelli. Volantini sui cui erano impresse le immagini dell’alluvione di Campi Bisenzio, per sensibilizzare la politica verso i rischi sempre crescenti di eventi metreologici estremi. Gli attivisti hanno reso noto che, tra il pubblico in visita agli Uffizi, c’è chi ha instaurato un dialogo con loro e chi, invece, ha sputato loro addosso.

“Oggi, alle 12.25, cinque persone aderenti alla campagna ‘Fondo Riparazione’ di Ultima Generazione hanno compiuto un’azione di disobbedienza civile non violenta, al Museo degli Uffizi a Firenze. Hanno attaccato sul vetro protettivo della ‘Primavera’ di Botticelli e sul muro adiacente dei volantini con le immagini dell’alluvione di Campi Bisenzio, ed hanno srotolato lo striscione con scritto ‘Fondo Riparazione’, distribuendo dei volantini tra i visitatori. E’ iniziato anche un confronto con il pubblico presente, alcuni hanno applaudito ed uno ha sputato addosso a due cittadine di Ultima Generazione. Poi personale del museo ha spento le luci della sala, ed alle 12.33 sono arrivate le forze dell’ordine che hanno fatto defluire i visitatori dalla sala”. Mida, 27 anni e capo scout ha dichiarato durante l’azione: “Abbiamo deciso di tornare agli Uffizi e di mettere dei volantini sulla primavera del Botticelli, perché crediamo che in un mondo in cui c’è una crisi sociale e climatica in atto, l’arte debba rappresentare la realtà e quello che sta succedendo. Vogliamo andare avanti così in silenzio e nell’indifferenza? Noi vogliamo lanciare un appello perché ci sia un Primavera di fuoco, in cui le persone si rendono conto e si risvegliano davvero”.

Ultima Generazione sottolinea: “Siamo tornati agli Uffizi ad attaccare le foto dell’alluvione di Campi Bisenzio, perché il governo continua a ignorare l’inevitabile pericolo, tra alluvioni, siccità e caldo che rischia la cittadinanza italiana nei prossimi mesi. Scegliere di fare un piccolo gesto come mettere una foto con dello scotch carta su un quadro è una semplice azione che permette alle persone di esprimere potentemente il proprio dissenso e aiuta a dare voce alle popolazioni colpite da alluvioni, che vengono dimenticate e rimangono inascoltate dal governo. Siamo tornati in azione nonostante la legge Ecoproteste, perché sappiamo che è necessario scendere in strada, nelle piazze, nei musei per gridare l’urgenza di una crisi che non si fermerà bloccando chi punta il dito sul problema e indica la strada verso un mondo più giusto. Quando ci renderemo conto che la nostra libertà viene erosa giorno dopo giorno?”.
“Meloni ed il suo governo- dice Ultima Generazione- continuano a difendere la violenza delle forze dell’ordine scatenata contro la voce e il corpo di minorenni politicamente attivi, e sta chiaramente disgregando le fondamenti della nostra democrazia. L’intervento di Mattarella, dopo i fatti di Pisa, dimostra la gravità della situazione, e le parole della Meloni hanno lo scopo di rendere legittimo l’uso della forza contro degli studenti, attraverso la reinterpretazione strumentale degli eventi di Pisa. Nel suo discorso, avvenuto solo prima di ripartire dal Canada per l’Italia evitando la conferenza stampa dopo il vertice con Biden, lo ha fatto spostando l’attenzione emotiva del pubblico sulle difficoltà degli agenti in altre situazioni, dichiarando che ‘nessuno ha detto a loro grazie’, invece di esprimersi sui fatti di Pisa. La maggioranza di governo ha approvato la legge Ecoproteste, che ha prodotto la multa complessiva di 60.000 euro ai tre manifestanti che il 13 febbraio hanno attaccato le stesse foto dell’alluvione a Campi sulla Venere di Botticelli, simbolo di una bellezza che stiamo rischiando di perdere a causa dell’inazione dei governi. L’oppressione diversificata tra violenze fisiche e abusi del sistema giudiziario, subita da gruppi di resistenza come gli studenti pro-pace in Medio Oriente o Ultima Generazione, è prova della paura dei nostri rappresentanti politici di fronte a una cittadinanza attiva. Una democrazia sana è nutrita dal dissenso, non calpestata. L’indifferenza da una parte, e l’incapacità dall’altra dei nostri politici, dimostra che il modello di democrazia rappresentativa non sta servendo i bisogni della cittadinanza. Chiediamo una democrazia che sappia accogliere, valorizzare e implementare le opinioni dei cittadini”. Infine: “La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi“.


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