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Pisanò (Total EU): “Semplificare, non banalizzare l’Europa”

Il direttore della testata di Bruxelles presenta il corso di formazione che si terrà a Bologna dal 30 novembre al 2 dicembre

Pubblicato:02-11-2023 18:09
Ultimo aggiornamento:02-11-2023 18:16
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ROMA – Semplificare “senza banalizzare”, sapendo rivolgersi a pubblici differenti e provando a superare “barriere di conoscenza”: questo, secondo Alessio Pisanò, direttore a Bruxelles del service di produzione audiovisiva Total Eu, il compito dei cronisti che informano sull’Unione Europea. Delle sfide del lavoro quotidiano di redazione, l’esperto parlerà in occasione di un corso di formazione del Parlamento europeo. L’appuntamento, per giovani giornalisti, content creator e operatori dell’informazione, è in programma a Bologna da giovedì 30 novembre a sabato 2 dicembre nella redazione dell’agenzia di stampa Dire.

“UNA REALTA’ POLITICA COMPLESSA”

La prima consapevolezza, secondo Pisanò, sono le difficoltà da affrontare. “L’Ue è una realtà politica complessa e non potrebbe essere altrimenti, checché se ne dica in chiacchierate euroscettiche e un po’ populiste” dice il direttore di Total Eu. “Al suo interno ci sono 27 Paesi membri con 27 ordinamenti, 27 culture, 27 sensibilità e 27 economie differenti”. Secondo Pisanò, “ciò fa sì che l’Ue non è semplice e anzi spesso è burocratica, come burocratici e complessi sono i passaggi legislativi al suo interno”.

SPIEGARE AI NON ADDETTI AI LAVORI

Meccanismi, questi, “che devono essere spiegati ai non addetti ai lavori”. Diverse le peculiarità, secondo il direttore di Total Eu, sul piano delle regole, delle attribuzioni e degli equilibri istituzionali. “La Commissione europea ha l’iniziativa legislativa, una cosa che nei Paesi membri non c’è, perché a poter proporre sono i Parlamenti nazionali” sottolinea Pisanò. “Ci sono poi i passaggi all’Europarlamento, nelle commissioni o in aula, prima di una nuova discussione, questa volta al Consiglio Ue, al quale partecipano i ministri degli Stati di volta in volta competenti per materia”.


LE DIFFICOLTA’ DEL GIORNALISTA

Queste procedure sono frutto della storia e dell’avanzamento, non sempre agevole, del processo di integrazione europeo. “Nel corso degli anni a livello nazionale non si è voluto perdere il controllo” evidenzia Pisanò. “Si è sempre voluto tenere un piede sul freno, perché qualsiasi conducente potesse in qualsiasi momento frenare di colpo”. Di qui le complessità, e anche le difficoltà per il giornalista. “Noi dovremmo semplificare il più possibile, senza però banalizzare e cercando di arrivare a pubblici differenti” sottolinea il direttore di Total Eu. “Forse anche per questo, chi lavora a Bruxelles ha la sensazione di avere diverse barriere di conoscenza da dover superare”.

INFORMAZIONI E CANDIDATURE AL CORSO

Per le richieste di informazioni sul corso a Bologna può essere utilizzato l’indirizzo e- mail formazionegiornalistiue@agenziadire.com. Per le candidature, in vista della selezione di un numero massimo di 20 partecipanti, è predisposto un form online che consente la condivisione di curriculum vitae e motivazioni.


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