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Tg Politico Parlamentare, edizione del 2 novembre 2023

In questa edizione: scherzo telefonico a Meloni, è bufera; al vaglio la riforma del premierato; patto tra fisco e imprese; le parole di papa Francesco

Pubblicato:02-11-2023 18:00
Ultimo aggiornamento:02-11-2023 18:00
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FINTA TELEFONATA A MELONI, BUFERA SU PALAZZO CHIGI

Non si spegne la polemica sulla finta telefonata a Giorgia Meloni. La premier è stata tratta in inganno da due comici russi che, spacciandosi per un leader africano, l’hanno spinta a parlare della guerra in Ucraina. “C’è molta stanchezza da tutte le parti, serve una via d’uscita”, è in sintesi il pensiero della premier diffuso dalla coppia di imitatori. Le opposizioni chiedono conto al governo del “buco” nel sistema di sicurezza di palazzo Chigi. Come è stato possibile non scoprire lo scherzo, chiedono dal centrosinistra. Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani parla di “superficialità”, mentre Lega e Fratelli d’Italia ribadiscono l’apprezzamento per la politica estera del governo. “Meloni ha ripetuto al telefono quello che dice pubblicamente”, assicurano.

RIFORME, SI PUÒ CAMBIARE IL PREMIER SOLO UNA VOLTA

Domani il Consiglio dei ministri esaminerà la riforma che introduce il premierato in Italia. Si tratta di un disegno di legge costituzionale che istituisce l’elezione diretta del presidente del Consiglio da parte dei cittadini. In caso di sfiducia in Parlamento, la riforma su cui hanno trovato l’accordo i leader di centrodestra prevede un vincolo anti ribaltone. Il premier si può cambiare solo una volta nel corso della legislatura e deve essere un parlamentare eletto nelle fila della coalizione che ha vinto le elezioni e ne porti avanti il programma. Una misura che di fatto blocca gli esecutivi tecnici, come quelli presieduti da Monti e Draghi. Palazzo Chigi è però ancora al lavoro perché nel centrodestra, soprattutto dentro Fratelli d’Italia, c’è chi preferirebbe andare subito al voto in caso di caduta del governo, senza ricorrere a un secondo premier. Un norma, questa, che infatti potrebbe accrescere la competizione, e la litigiosità, in maggioranza.


PATTO DI DUE ANNI TRA FISCO E IMPRESE

Un patto tra il fisco e il contribuente che congela le imposte per due anni. Arriva il concordato preventivo biennale. Annunciato dalla delega fiscale, il decreto legislativo sarà domani sul tavolo di Palazzo Chigi. La misura consente a Pmi e Partite Iva di accordarsi preventivamente sui propri redditi con il fisco per due anni. Nella bozza si legge che i contribuenti potranno aderire entro luglio 2024 e, negli anni successivi, entro giugno. Infatti, il testo prevede la possibilità di rinnovare il concordato nel biennio successivo. Tra le norme spunta anche il dialogo preventivo con i contribuenti in fase di accertamento. In sostanza, l’Agenzia delle entrate in caso di accertamento è tenuta a dialogare. Se il contribuente aderisce, le sanzioni saranno dimezzate.

PAPA FRANCESCO, APPELLO ALLA PACE: IN GUERRA NON C’È VITTORIA

Nuovo accorato appello alla pace da papa Francesco. Durante l’omelia della messa al cimitero militare di Roma, a Testaccio, il Santo Padre ha rivolto ancora una volta il suo pensiero ai tanti conflitti in corso: “Chiediamo al signore la pace, perché la gente non si uccida più nelle guerre”. Durante la liturgia in suffragio dei fedeli defunti, papa Francesco ha sottolineato come “in guerra non c’è vittoria totale. Uno vince sull’altro, ma dietro c’è la sconfitta del prezzo pagato”. Il pontefice si è soffermato quindi sulle troppe vittime, nei conflitti del passato e in quelli odierni: “Quanti morti nel mondo- ha detto- si distrugge la vita senza coscienza di questo”.

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