NEWS:

Migranti, Calderoli: “Risse e rivolte, Italia come la giungla Calais”

ROMA - "L'Italia ridotta come la giungla di Calais. Oggi

Pubblicato:02-07-2017 12:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:29

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “L’Italia ridotta come la giungla di Calais. Oggi una rissa con coltelli tra richiedenti asilo, peraltro ubriachi alla facci dei dettami del Corano, con un ferito grave in una struttura del cagliaritano, in Calabria brucia una tendopoli abusiva dove sono stipati centinaia di immigrati utilizzati come schiavi nei campi e gli stessi immigrati impediscono ai vigili del fuoco di spegnere l’incendio, ieri invece l’ennesima rivolta in un centro di accoglienza: è questa l’Italia del ‘porte sempre aperte a tutti’ che vogliono Renzi, il Pd e la signora Boldrini”. Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.

“Intanto- aggiunge- continuano ad arrivare navi straniere nei nostri porti scaricando immigrati presi in Libia e siamo vicini a quota 85mila arrivati. Ma vogliamo capire, prima che sia davvero tardi, che l’unica soluzione per bloccare l’invasione, l’unica soluzione possibile e concreta, è il blocco delle nostre acque, con respingimenti delle barche verso i porti libici di partenza e allontanamento immediato di tutte le navi ONG!”

GASPARRI: GOVERNO DI IRRESPONSABILI NON FERMA SBARCHI

“È incredibile quanto si continui a sottovalutare l’invasione di clandestini che sta colpendo l’Italia. Leggo sui quotidiani ancora proposte e intenzioni quando è invece il tempo di agire. Va bene risolvere la questione in Libia, giustissimo che le navi straniere che vanno a prendere i clandestini li facciano poi sbarcare nei loro porti. Ma fino a quando questo governo di irresponsabili continuerà a lasciare i nostri porti aperti e a dare ordini alla Guardia costiera di imbarcare immigrati le chiacchiere staranno a zero”. Lo dice il senatore Maurizio Gasparri (Fi), che aggiunge: “Chiediamo fatti e non parole. E soprattutto vogliamo che il governo parli con una voce sola perché è intollerabile annunciare un giorno la chiusura dei porti con il ministro Minniti e smentirlo il giorno dopo con Delrio. Patetico poi il tentativo di coinvolgere l’Europa che chiaramente se ne frega. Ora basta. Blocco navale subito e stop invasione”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it