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Imprese, la proposta: “Inserire la parola edilizia nel nome del ministero delle infrastrutture”

Le associazioni incontrano Salvini, Cicas: "Riconoscimento e ordine per il settore"

Pubblicato:02-05-2024 16:23
Ultimo aggiornamento:02-05-2024 16:23
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ROMA – “La nostra proposta è quella che il nome del ministero sia Infrastrutture, Edilizia e Trasporti. L’introduzione della parola ‘edilizia’ consentirà a tutte le Pmi edili – che sono oltre 300mila – di sentirsi rappresentate in un Dipartimento, quello dell’edilizia, che assurge così a dignità di ministero”. È quanto ha dichiarato Giuseppe Mazzullo, presidente nazionale della Confederazione Cicas Italia, a margine dell’incontro avvenuto a Roma al dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del ministro Matteo Salvini, e a cui hanno partecipato anche il presidente Cna Campania, Sabatino Nocerino, e il direttore generale dell’associazione Cande Roberto Cervellini in rappresentanza di ben 20 soggetti giuridici tra associazioni e confederazioni rappresentanti il comparto dell’edilizia.

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Una proposta presentata a Salvini tramite la sottoscrizione di un manifesto comune, che chiede appunto l’opportunità per le Pmi edili di una chiara identificazione e rappresentazione all’interno del ministero. Non si tratterebbe di un fatto meramente formale ma sostanziale, che porterebbe concretamente a una riorganizzazione dell’attuale Dipartimento distaccando quello dell’edilizia residenziale costituendo sei uffici operativi dedicati, uno complementare all’altro. Si darà così anche ordine a un comparto “che sarà protagonista per i prossimi 26 anni almeno- è stato evidenziato- riguardo alla riqualificazione degli immobili privati proprio a seguito della Direttiva Ue in riferimento a transizione ecologica, sicurezza sismica, sicurezza sui luoghi di lavoro, rimozione e inertizzazione dell’amianto, programmazione ed abbattimento barriere architettoniche, riforma del Tue”.


Il dg Roberto Cervellini ha riportato al ministro le seguenti considerazioni: “Il nuovo Dipartimento potrà essere un ottimo riferimento per il ministro e per il Paese come modello anche europeo nel pianificare il risultato prefissato da Bruxelles nel rispetto delle necessità dell’Italia. Il settore edile è il secondo comparto trainante del nostro Paese con il 17% del Pil dopo il manufatturiero, e quindi va sostenuto”. Il presidente Cna Costruttori Campania, Sabatino Nocerino, ha chiesto a Salvini “di interessarsi, con il fine di tutelare le Pmi edili, anche della questione crediti incagliati nei cassetti fiscali” delle aziende, proponendo l’acquisto dei crediti da parte di Cdp e Mediocredito centrale, “a tutela anche del contribuente oggi vittima della speculazione finanziaria. Diventa fondamentale l’intervento di una cassa pubblica, in modo di contenere i costi e reinvestirne i ricavi ottenuti da parte dello Stato in edilizia sociale” ha concluso Nocerino.

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