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Agricoltura, la protesta della Sardegna pronta a spostarsi a Roma

"Abbiamo deciso di organizzarci e salire a Roma per chiedere un incontro al ministro Francesco Lollobrigida"

Pubblicato:02-02-2024 20:17
Ultimo aggiornamento:02-02-2024 20:18
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CAGLIARI – La rabbia dei pastori e agricoltori sardi lascerà a breve l’isola, per approdare a Roma e bussare alle porte del ministero dell’Agricoltura.

Un corteo di otto trattori, scortato dalla polizia municipale, ha attraversato nel tardo pomeriggio le principali arterie di Cagliari– tra cui via Dante e via Roma, nel lato non chiuso dai cantieri- per poi far ritorno al presidio permanente nel porto, dove continua il blocco “a singhiozzo” dei tir in entrata e uscita dallo scalo. Dopo aver sfilato oggi con i trattori lungo le principali arterie del capoluogo i leader dei movimenti delle campagne che guidano da giorni la protesta contro le politiche comunitarie, sono pronti ad alzare il livello della contestazione.

Abbiamo deciso di organizzarci e salire a Roma per chiedere un incontro al ministro Francesco Lollobrigida– spiega alla ‘Dire’ Roberto Congia, referente del Movimento riscatto agricolo e del Movimento pastori sardi-. Quando? Un gruppo partirà lunedì notte in nave, un altro martedì mattina in aereo. Sarebbe giusto che ci incontrasse anche la premier Giorgia Meloni, perchè non è possibile che una regione penalizzata come la nostra continui a restare ai margini, e senza la dovuta attenzione della politica nazionale”.


Prosegue intanto il presidio davanti al molo Dogane del porto di Cagliari: “Resterà fino a lunedì- fa sapere Congia- e sarà smobilitato per la partenza a Roma. Ma se poi non avremo notizie positive, siamo pronti a riniziare”. Nel frattempo i manifestanti si apprestano a trascorrere la quarta notte all’addiaccio, sotto i gazebi o nelle cabine dei trattori. A scaldarli un grande falò, alimentato da giorni.

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