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ROMA – “Al di là del merito del processo, su cui non posso dire naturalmente nulla, mi esprimo fortemente sul diritto alla dignità della ragazza nell’esposizione delle famose catene che ci sono in tanti paesi e in parte anche in Italia. L’importante è che non vi sia un’esibizione dei modi con cui la sicurezza viene assicurata”. Lo dice il presidente del Senato Ignazio La Russa, intercettato sotto al suo studio a Milano, dopo l’incontro con Roberto Salis, padre di Ilaria a processo in Ungheria e detenuta in carcere a Budapest.
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“Ilaria militante antifascista? Non c’entra il merito della vicenda, è comunque una cittadina italiana per la quale è giusto che siano tutelati i diritti della persona. Stiamo parlando di un’italiana che, al di là del giudizio che ognuno può dare sulle sue idee e del modo in cui le traduce e se il fatto è vero o no, cioè che lei partecipava a quella spedizione, è comunque una cittadina italiana per la quale è giusto che siano tutelati i diritti della persona”, ha spiegato il presidente del Senato.
In merito all’incontro con Roberto Salis, La Russa ha affermato che si è trattato di “un incontro molto cortese. Ricordatevi che io, prima di fare il politico, sono avvocato penalista, di carcere. Quindi per me non è difficile immedesimarmi nel desiderio del padre, prima di tutto che sia rispettata la dignità della figlia imputata. Partendo da questo la vicinanza è stata immediata e spontanea”.
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