In Italia non è prevista una formazione adolescentologica precisa e specifica. La medicina dell’adolescenza è un’affiliazione della pediatria, ma in realtà i progressi medici degli ultimi anni hanno fatto emergere una serie di malattie d’insorgenza pediatrica che hanno aumentato il tasso di sopravvivenza e di successo terapeutico. Ci sono bambini, che diventano adolescenti e poi adulti, con patologie che al medico dell’adulto sono sconosciute. A porre l’attenzione su questo gap formativo è Armando Grossi, membro del comitato direttivo della Sima.
La calcolosi urinaria è diventata inaspettatamente una patologia molto frequente, tanto da rappresentare la prima causa di ricorso al Pronto soccorso. Lo fa sapere Nicola Capozza, presidente della Società Italiana di Urologia Pediatrica.
Gli adolescenti rappresentano un importantissimo obiettivo dell’Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica (Aieop), che punta ad arruolarne il maggior numero all’interno dei centri ideati per la fascia 0-18. Franca Fagioli, presidente dell’Aieop, spiega quali sono le criticità da affrontare per assistere al meglio i pazienti adolescenti.
“Nel 2050 il fenomeno dell’antibiotico resistenza rappresenterà la prima causa di morte”. Lancia l’allarme Mauro Stronati, direttore del dipartimento della Salute della donna e del bambino della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. “Gli antibiotici sono un presidio fondamentale per la nostra salute, il problema nasce perché se ne prescrivono troppi e se ne utilizzano troppi a tutti i livelli. Purtroppo creano dei microrganismi multi resistenti quando sono usati male o in eccesso, e questo sarà un problema con cui dovremmo confrontarci probabilmente nei prossimi 10 anni”.
L’Associazione Nazionale per l’Assistenza del Bambino in Ospedale (Anabo) è nata nel 2008 e conta oggi circa 300 soci tra ginecologi, ostetrici, pediatri, infermieri pediatrici, neonatologi e associazioni di genitori. Dall’inizio del 2018 ad oggi sono arrivati sul sito anabonews.wordpress.com addirittura 9.200 contatti. A parlarne è uno dei fondatori della Onlus, oltre che presidente, Giuseppe Claps.
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