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Ricerca, accordo Agenas-Iss: insieme per ottimizzare le risorse

Prende avvio un nuovo corso nei rapporti di collaborazione tra gli enti vigilati dal ministero della Salute

Pubblicato:01-04-2016 10:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:29

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Ministero della Salute

ROMA – Prende avvio un nuovo corso nei rapporti di collaborazione tra gli enti vigilati dal ministero della Salute. In un’ottica di sostenibilità e di ottimizzazione delle risorse umane e delle rispettive competenze, l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e l’Iss (Istituto superiore di sanità) hanno sottoscritto un accordo di collaborazione su tematiche di interesse comune. Obiettivo centrale dell’intesa, firmata dal direttore generale Agenas, Francesco Bevere, e dal presidente dell’Iss, Walter Ricciardi, è quello “di mettere a sistema le rispettive specificità, puntando a sviluppare programmi e progetti finalizzati a rilanciare ed incentivare lo sviluppo della ricerca scientifica del nostro paese a livello internazionale”. In concreto, le linee di intervento dell’accordo comprendono azioni mirate ad incentivare innovazione, efficacia, efficienza ed equità del Ssn, garantendo la necessaria appropriatezza dell’offerta e in un’ottica di sostenibilità economica. Verranno, quindi, sviluppati progetti specifici che riguarderanno le policy di organizzazione, gestione, monitoraggio e valutazione dei sistemi sanitarii. “Il processo di riforma del nostro servizio sanitario- dice Bevere- deve riguardare anche un utilizzo più efficiente delle strutture di supporto per il sistema. Grazie a questa intesa sarà possibile far lavorare insieme le migliori professionalità della ricerca scientifica, di cui l’Iss è espressione, con le esperienze in ambito di programmazione, organizzazione e monitoraggio di Agenas, anche alla luce del regolamento sulla definizione degli standard per l’assistenza ospedaliera”.

Prosegue il dg di Agenas: “Vogliamo fare in modo che la ricerca sia messa al servizio della riorganizzazione delle reti di assistenza, per ridefinire un’offerta di salute per i cittadini al passo con le più importanti evoluzioni scientifiche”. Secondo Ricciardi, questo accordo è “una prova concreta della volontà di creare sinergie tra le competenze delle principali istituzioni sanitarie del Paese. È il segno che c’è la volontà di fare squadra per mettere a servizio del Paese le energie migliori, di coordinarle e di capitalizzarle. Lavorare insieme significa soprattutto marciare nella direzione della sostenibilità- conclude il presidente dell’Iss- e del potenziamento del Servizio sanitario nazionale”.


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