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Ufficio marchi e brevetti, +25% di incassi in un anno

SAN MARINO - Con 475 domande e oltre mille

Pubblicato:01-02-2017 17:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:51

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SAN MARINO – Con 475 domande e oltre mille rinnovi, il bilancio del 2016 per l’ufficio di Stato Marchi e Brevetti conferma il trend in crescita per attività e incassi: questi ultimi infatti registrano un incremento del 25% rispetto al 2015, passando da 774 mila a 971 mila euro. Per il 2017 i dati continuano in questa direzione, avendo ricevuto, solo a gennaio, 72 domande di brevetti, oltre il doppio rispetto a 12 mesi prima. Dalla segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio e il Lavoro, il segretario Andrea Zafferani, insieme al Direttore dell’ufficio, Silvia Rossi, e al Direttore del Dipartimento Economia, Giorgio Chiaruzzi, sottolineano la rilevanza di questi risultanti. La stessa Rossi rileva anche le criticità di organico e risorse dell’ufficio, a fronte di una mole di lavoro sempre più importante e tecnico. Per Zafferani, il bilancio 2016 dell’Usmb “mostra importanti segni di crescita negli introiti netti dello Stato, vicini al milione di euro”. A ciò si aggiungono, “prospettive di crescita e ricadute sul territorio sammarinese”. Quindi “l’investimento sulle attività legate alla ricerca e all’innovazione, in questo caso connesse alla proprietà intellettuale- assicura- è sicuramente un obiettivo che vogliamo perseguire”.

Di qui l’impegno da parte della nuova Segreteria: “Cercheremo di fare tutto quello che possiamo- conclude- per far crescere l’ufficio e l’attività legata alla proprietà intellettuale in territorio”. La direttrice conferma la crescita percentuale degli incassi che dal 2014 è stata del 71% e di oltre 450% dal 2009. “Dobbiamo approntare procedure delicate e complicate- rileva- che con le forze attuali non possiamo permetterci, abbiamo bisogno che lo Stato creda in questo ufficio e investa in risorse umane e materiali“. In particolare, l’ufficio necessita di approntare la digitalizzazione dei documenti e di almeno una risorsa informatica. “Non capisco come mai- lamenta- un ufficio che porta risorse non possa usufruire di investimenti”. Giorgio Chiaruzzi, neo direttore del Dipartimento Economia, raccoglie la richiesta e assicura di farsene portavoce con la Funzione pubblica. “Questo ufficio è strategico per chi fa innovazione- conclude- i numeri che nascono all’interno sono ancora bassi, ma dobbiamo crederci”.


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