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Giappone, ecco come si è originato il terremoto. Ingv: “Attenzione alle fake news”

Il punto in cui si è originata la scossa di magnitudo 7.5 in Giappone è un punto di incontro tra quattro placche tettoniche

Pubblicato:01-01-2024 17:44
Ultimo aggiornamento:03-01-2024 18:01
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terremoto giappone
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ROMA – Dopo i due violentissimi terremoti che si sono verificati in Giappone, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha analizzato le prime informazioni emerse. Dal punto di vista tettonico, l’evento è avvenuto in un’area in cui ben 4 placche tettoniche interferiscono tra loro: la placca Euroasiatica a Ovest, la placca Pacifica a Est, la placca delle Filippine a Sud e quella Nordamericana a Nord. In questo quadro cinematico di convergenza tra placche, “il meccanismo focale del terremoto di tipo compressivo, con un asse di massimo raccorciamento NO-SE, è pienamente coerente”.

La scossa più forte, quelle delle 16.10 (ora italiana 8.10), ha avuto una magnitudo stimata 7.5 dall’USGS (il servizio geologico degli Stati Uniti). Ingv ha attribuito invece una magnitudo Mwp di 7.1, mentre l’agenzia del Giappone (JMA) ha stimato una magnitudo pari a 7.6. L’impatto del terremoto sulla terraferma è stato molto importante. Per quanto nelle prime ore, soprattutto sui social media, si trovino informazioni non verificate (per esempio, spesso si riutilizzano immagini e video di altri terremoti) e quindi bisogna stare molto attenti a non diffondere dati errati, facendo riferimento a siti ufficiali o testate giornalistiche affidabili – sottolinea INGV – si hanno informazioni che descrivono una situazione di danneggiamento rilevante e impatto delle onde di tsunami.

Il terremoto, ricostruisce l’Ingv, è stato preceduto da una scossa di magnitudo 5.5 avvenuta 4 minuti prima e nelle 2 ore successive ci sono state una decina di repliche forti, la più forte di queste di magnitudo 6.2. Il JMA ha diramato l’allerta tsunami subito dopo il terremoto. I mareografi sulle coste occidentali del Giappone hanno confermato che uno tsunami si è effettivamente generato, le massime altezze delle onde sono state misurate a Wajima (120 centimetri). Va ricordato che le onde di tsunami possono essere pericolose anche se inferiori al metro di altezza a causa della loro velocità e lunghezza. Anche il Centro Allerta Tsunami dell’Ingv ha seguito l’allertamento dalla Sala di Monitoraggio sismico e allerta tsunami.


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