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Ospedali, sindaco Sassari: “Vogliamo stesso numero posti letto di Cagliari”

CAGLIARI - Il riordino della rete ospedaliera

Pubblicato:29-04-2016 15:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:39

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CAGLIARI – Il riordino della rete ospedaliera deve assicurare pari dignità di trattamento a tutti i territori dell’Isola. È la richiesta unitaria formulata dagli amministratori del nord Sardegna alla Commissione sanità del Consiglio regionale, che ha sentito ieri in audizione il sindaco di Sassari, Nicola Sanna e i rappresentanti delle commissioni sanità dei comuni di Sassari, Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. Una posizione unanime che, hanno chiarito gli amministratori locali, non significa contrarietà al Piano di riordino della rete ospedaliera: “È una riforma necessaria e doverosa per garantire servizi migliori e ridurre gli sprechi. Il Piano di riordino deve però mostrare più attenzione alle esigenze delle popolazioni”.

ospedale_lettiIl primo a sollevare delle perplessità è stato il sindaco di Sassari Nicola Sanna che, pur valutando positivamente la decisione della Giunta di procedere a un riordino complessivo della rete ospedaliera, ha evidenziato alcune criticità del Piano e chiesto una rimodulazione dello stesso. “Chiediamo che venga garantita all’Hub di Sassari pari dignità con quella di Cagliari– le parole del primo cittadino- l’attuale proposta mantiene in essere uno squilibrio non giustificabile a partire dalla ripartizione dei posti letto. Attualmente la media è di 4,4 posti letto ogni 1.000 abitanti a Cagliari contro i 3,27 di Sassari“. Critico il giudizio di Sanna anche sulla decisione di trasferire il reparto di chirurgia pediatrica al Mater di Olbia: “Si tratta di una struttura di eccellenza che va mantenuta a Sassari. A Olbia non è presente un reparto di terapia intensiva neonatale”.


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Per il primo cittadino turritano, infine, il piano di riordino deve venire incontro alle esigenze del Nord Sardegna assicurando strutture sanitarie adeguate come le case della salute e gli ospedali di comunità. Più attenzione al Nord Sardegna hanno sollecitato anche gli amministratori di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. “Le strutture ospedaliere di Alghero e Ozieri devono avere una classificazione di primo livello come previsto dalla legge per i bacini d’utenza di oltre 150.000 abitanti- hanno spiegato i rappresentanti delle commissioni sanità comunali- se il problema è la presenza di un reparto di rianimazione questo può essere immediatamente attivato in strutture già disponibili nel territorio”.

ospedale_sala_attesaSecondo gli amministratori locali la riorganizzazione della rete ospedaliera dovrebbe prevedere un sistema integrato tra i quattro ospedali di Alghero, Ozieri, Ittiri e Thiesi. I primi assicurerebbero prestazioni più complesse, mentre Ittiri e Thiesi potrebbero essere inquadrati, in via sperimentale, come ospedali di comunità. Da chiarire, infine, la questione punti-nascita” (“impensabile chiuderli senza un contestuale potenziamento dei percorsi-nascita”) e il progetto di ridimensionamento del centro trasfusionale di Alghero: “Non può essere ridotto a emoteca, mentre in altri territori come l’Ogliastra si potenziano le strutture esistenti”, la posizione degli amministratori del Nord Sardegna.

di Andrea Piana, giornalista

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