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Tg Politico, edizione del 22 febbraio 2019

https://www.youtube.com/watch?v=PMvE7ZN3VSI&feature=youtu.be MODIFICHE AL SENATO, COSI' CAMBIA REDDITO CITTADINANZA Sanzioni ai furbetti e ai datori di lavoro, paletti più rigidi per l'accesso agli

Pubblicato:22-02-2019 16:52
Ultimo aggiornamento:22-02-2019 16:52
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MODIFICHE AL SENATO, COSI’ CAMBIA REDDITO CITTADINANZA

Sanzioni ai furbetti e ai datori di lavoro, paletti più rigidi per l’accesso agli stranieri e un’attenzione maggiore alle famiglie con figli e disabili ma senza risorse in più. Sono queste le modifiche principali che la commissione Lavoro del Senato ha approvato al decreto che istituisce il reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda Quota 100, invece, è passato un emendamento che consente anche agli statali che sono andati in pensione con le vecchie regole di ottenere l’anticipo dell’indennità di fine servizio fino a 30 mila euro. Il provvedimento è atteso in aula lunedì.


L’ITALIA DEI PAESI RISCHIA LO SPOPOLAMENTO

C’e’ un’Italia che rischia di restare senza abitanti. E’ quella dei piccoli comuni, protagonisti oggi alla Camera della seduta, voluta dal presidente Roberto Fico, con l’Anci e coi sindaci italiani. Ospite d’eccezione il premier Giuseppe Conte. Massimo Castelli, primo cittadino di Cerignale, 123 abitanti, in provincia di Piacenza, ha chiesto al governo di non dimenticare i paesi. Appello raccolto da Conte, che ha ricordato di essere cresciuto a Volturara Appula, in provincia di Foggia, oggi a rischio spopolamento. “Li’ ho imparato il senso di comunita’”, ha detto il premier.

RIVOLUZIONE CINQUE STELLE, E FICO FA ASSE CON CONTE

Il Movimento Cinque stelle cambia pelle. La sconfitta in Abruzzo e le difficolta’ in Sardegna spingono i grillini a una riorganizzazione nazionale e locale. La svolta è vicina: il Movimento si farà partito. Una metamorfosi necessaria: Luigi Di Maio l’ha spiegato a Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Un pranzo a tre sulla terrazza dell’hotel Forum il quartier generale di Grillo a Roma. Assente Roberto Fico, non invitato. Ma il presidente della Camera non resta a guardare: un caffè con il premier Giuseppe Conte a favore di telecamere per palesare un nuovo asse.

MELONI NEI CONSERVATORI EUROPEI: PORTE APERTE AD ORBAN

Giorgia Meloni entra nei conservatori e sovranisti europei e apre le porte a Viktor Orban qualora il partito del premier ungherese dovesse essere espulso dal Partito popolare europeo. Davanti a trenta delegazioni dei Paesi aderenti all’Acre, la leader di Fratelli d’Italia fissa l’obiettivo europeo: costruire tramite i conservatori una maggioranza che vada dai popolari ai populisti. E ad Orban assicura porte spalancate: questa e’ la sua famigli

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