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Scuola, il collettivo del Virgilio: “Allibiti per gli attacchi della preside, valutiamo querela”

Il collettivo del Virgilio si dice 'allibito' dalle accuse ricevute dalla preside: 'Ci ha chiamati criminali, ha parlato di intimidazioni mafiose'

Pubblicato:20-11-2017 11:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:54

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ROMA – Liceo Virgilio di Roma sotto accusa nelle ultime settimane. Dal crollo di parte del soffitto ad oggi, una escalation di eventi che hanno portato lo storico istituto romano sulla bocca di molti, per alcuni in maniera spropositata. Il Collettivo è sicuramente tra questi. In tutti gli eventi balzati agli onori della cronaca – dall’occupazione, alla bomba carta, fino alla presunta diffusione di un filmino hard con protagonisti due studenti – a finire sotto l’occhio del ciclone sono sempre stati loro.

L’agenzia Dire li ha sentiti per provare a fare un po’ di chiarezza: “Le accuse di queste settimane ci lasciano allibiti- spiegano- il collettivo non è un ente misterioso ma un organo regolarmente eletto dagli studenti, con il 96% dei voti, che prende decisioni in modo democratico durante le riunioni studentesche che hanno cadenza quindicinale”.

L’anno scorso ad esempio “si era votato per non occupare e non abbiamo occupato. Quest’anno c’erano emergenze gravi, come quella dell’edilizia scolastica, e la maggioranza ha votato per l’occupazione“. Si tratta di “normalissime riunioni in cui partecipa chi vuole e dove chiunque ha voce in capitolo”.


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Tra studenti e preside, ormai lo scontro sembra irreversibile: “Onestamente non riusciamo a darci una spiegazione del perché ci stia facendo la guerra in questo modo invece di occuparsi dei problemi della scuola. Quando si è insediata all’inizio dell’anno scolastico nessuno l’aveva mai vista, non si sapeva nemmeno che volto avesse. Era un fantasma. Si palesò alla prima assemblea dopo il crollo e le parole che usò in quell’occasione erano molto rassicuranti per noi. Disse di essere al nostro fianco e che le nostre rivendicazioni erano giuste”.

Da lì, iniziarono a piovere le accuse: “Ci ha chiamati criminali, ha parlato di intimidazioni mafiose. Siamo allibiti di fronte a queste esternazioni e come noi anche molti professori”. Così facendo, “non solo diffama i ragazzi dell’istituto ma distrugge anche l’immagine della scuola stessa”.

AL VAGLIO IPOTESI QUERELA PRESIDE ALFANO

La questione Virgilio potrebbe quindi sfociare in una querela per diffamazione nei confronti dalla dirigente scolastica Carla Alfano. L’ipotesi è al vaglio dei ragazzi del collettivo della scuola di Roma, che all’agenzia Dire hanno fatto sapere che si tratterebbe “di una misura eccezionale che ci auguriamo non debba essere usata”.

Tuttavia, “una querela non può partire da noi giovani- spiegano- ma dalle famiglie. Oggi si incontreranno i rappresentanti dei genitori e degli studenti e si ragionerà sul da farsi“.

di Ugo Cataluddi, giornalista professionista

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