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Berlusconi parla troppo, i giovani imprenditori provano a tagliarlo ma…

Tre quarti d'ora di Silvio Berlusconi sono troppi anche per i giovani di Confindustria riuniti a Capri

Pubblicato:20-10-2017 16:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:48

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ROMA – Tre quarti d’ora di Silvio Berlusconi sono troppi per i giovani di Confindustria riuniti a Capri. La platea under 40 dopo 45 minuti di comizio dell’ex premier non ce la fa più e Alessio Rossi, il presidente dei giovani imprenditori, sale sul palco per dire a Berlusconi che è ora di lasciare il microfono a qualcun altro.

Berlusconi imbastisce un teatrino fisico con l’interlocutore: i due si strattonano le giacche per qualche secondo e infine il leader di Fi ottiene altro tempo bonus: “Due minuti soli presidente”, aggiunge il ragazzo.

L’ex premier, arrivato un po’ a sorpresa sull’isola, prende la parola intorno alle 16 e sciorina tutto il suo repertorio: dai magistrati che “dovranno entrare dal giudice bussando alla porta e dandogli del lei con il cappello in mano” alle tasse; dai permessi lampo per costruire una casa all’abolizione di Equitalia.


Nel finale inizia a randellare contro i 5 stelle: “Non hanno arte né parte, l’86% di loro non ha mai lavorato nella vita, sono dei pauperisti e giustizialisti. Altro che Di Maio, il vero candidato a palazzo Chigi è Davigo“.

E’ qui che Rossi sale sul palco e prova a spegnere l’ex premier: “Questa parte ci sta spaventando molto”, dice col sorriso. Dopo i due minuti supplementari, Berlusconi conclude. Sul palco sale il giornalista David Parenzo che gli dice: “Siamo leggermente in ritardo”. E Berlusconi ribatte: “Quelli che vengono a dire cazzate dopo li tagliate“.

Poi, al fianco del giornalista, Berlusconi ne approfitta per ricominciare a parlare: “Bisogna darsi dei traguardi ambiziosi . Io l’ho fatto: palazzo Chigi, il Milan, Mediolanum”. Parenzo prova a spostare il discorso sulle “donne”, e Berlusconi affonda: “Sulle donne parlo solo io perché tu non capisci niente. Sapete? Ho scoperto di avere un fondo femminile, ma è un fondo femminile lesbico”. Risate in platea.

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