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Clima, alla COP21 di Parigi l’Unione europea in prima linea: -23% di emissioni di gas serra dal 1990 al 2014

"Questi risultati sono eloquenti: l'Europa è riuscita a ridurre le emissioni del 23% tra il 1990 e il 2014 mentre l'economia, nell'arco dello stesso periodo, è cresciuta del 46%- dice Miguel Arias Canete, Commissario responsabile per l'Azione per il clima e l'energia- abbiamo ripetutamente dimostrato che la protezione del clima e la crescita economica vanno di pari passo.

Pubblicato:20-10-2015 10:51
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:39

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cambiamenti climatici

Secondo una relazione pubblicata oggi dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), l’Unione europea è sulla buona strada verso il conseguimento e il superamento dell’obiettivo 2020 di riduzione del 20% delle emissioni di gas serra. Dalla relazione ‘Trends and projections in Europe 2015’, infatti, “emerge che le emissioni di gas serra sono diminuite del 23% tra il 1990 e il 2014, toccando i minimi storici“. Lo fa sapere una nota congiunta Commissione europea – Agenzia europea dell’ambiente. Ma non basta: “le proiezioni più recenti degli Stati membri indicano che, all’orizzonte 2020, l’Ue dovrebbe raggiungere una riduzione del 24% con le misure vigenti e del 25% con le misure aggiuntive già programmate negli Stati membri”.  Inoltre, come noto, l’Ue si sta già attivando per l’obiettivo 2030 di una riduzione del 40% delle emissioni – il contributo dell’Ue al nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici che dovrebbe essere sottoscritto a Parigi in dicembre.

cop21 parigi clima“Questi risultati sono eloquenti: l’Europa è riuscita a ridurre le emissioni del 23% tra il 1990 e il 2014 mentre l’economia, nell’arco dello stesso periodo, è cresciuta del 46%- dice Miguel Arias Canete, Commissario responsabile per l’Azione per il clima e l’energia- abbiamo ripetutamente dimostrato che la protezione del clima e la crescita economica vanno di pari passo. Si tratta di un segnale forte, in vista della conferenza di Parigi sul clima, a riprova del fatto che l’Europa rispetta i propri impegni e che le nostre politiche in materia di energia e clima stanno dando i loro frutti. Abbiamo già mosso i primi passi per rispettare il nostro impegno di Parigi con le nuove proposte politiche presentate all’inizio dell’estate”. L’impegno dell’Europa per ridurre le emissioni di gas serra ed investire nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili “ha portato a vantaggi concreti- aggiunge Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Aea- la relazione dimostra che l’Ue è sulla buona strada verso il conseguimento degli obiettivi climatici stabiliti per il 2020. La relazione indica inoltre che per raggiungere i nostri obiettivi a più lungo termine per il 2030 e il 2050 è necessario un cambiamento radicale delle modalità di produzione e utilizzo dell’energia in Europa”.


Dalla relazione dell’Aea emerge che, “secondo stime approssimative, nel 2014 le emissioni di gas serra sono diminuite del 4% rispetto al 2013, anche se in parte ciò è dovuto alle temperature insolitamente miti che hanno determinato una riduzione della domanda energetica”. Ciò significa che, rispetto ai livelli del 1990, nel 2014 le emissioni di gas serra dell’Ue sono diminuite del 23%. Le proiezioni più recenti degli Stati membri come detto indicano che entro il 2020 l’Ue, con le misure vigenti, dovrebbe arrivare ad una riduzione del 24% e, con le misure aggiuntive già previste dagli Stati membri, ad una riduzione del 25%. L’Ue è quindi sulla buona strada anche rispetto all’obiettivo fissato dal protocollo di Kyoto per il secondo periodo di impegno 2013-2020.

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