MILANO – “Ci sono persone che non dovrebbero comparire nelle liste di chi si appresta al governo della città e chiederemo a tutti i candidati sindaci una dichiarazione aperta e di contrasto ai fenomeni neofascisti che si svolgono a Milano, capitale e medaglia d’oro alla Resistenza”. Dunque “facciamo un appello agli aspiranti sindaci perché prendano una posizione netta nei confronti di iniziative, raduni o episodi sempre più frequenti a Milano” e “a maggior ragione riteniamo che nelle liste non debbano comparire esponenti che si richiamano a questi movimenti”.
Nella questione relativa alla candidatura del militante ‘fascista‘, Stefano Pavesi, nelle liste del centrodestra interviene anche l’Anpi, che per bocca del presidente provinciale Roberto Cenati, parlando alla ‘Dire’ fa scattare l’altolà, pure senza “senza entrare nel merito della campagna elettorale” perché “l’Anpi non prende posizione per nessun candidato”. Tuttavia Cenati non può esimersi dal rifiutare un certo tipo di militanza politica: “Siamo perché non siano presenti nelle liste dei candidati sindaci esponenti che si richiamano esplicitamente al neofascismo e che quindi prendono posizioni che sono in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana, profondamente antifascista- spiega il presidente Anpi per Milano e Provincia- noi quindi teniamo questa linea di intransigente antifascismo e chiediamo che nessuno si richiami a princìpi condannati dalla guerra di liberazione e dalla legge Scelba-Mancino”, conclude Cenati.
“Non entro nelle piccole polemiche e preferisco parlare delle cose che facciamo, di progetti e programmi”. Per quanto riguarda la faccenda intorno alla candidatura del militante fascista di Lealtà e Azione al Municipio 8 Stefano Pavesi, il governatore lombardo Roberto Maroni glissa: “In campagna elettorale vale tutto…. Aspettiamo il voto dei cittadini che è l’unico giudizio su buone o cattive scelte”, specifica Maroni parlando alla ‘Dire’. Il numero uno di Palazzo Lombardia è intervenuto a margine di un incontro per la sottoscrizione del protocollo di intesa tra istituzioni regionali e ordine degli ingegneri.
di Nicola Mente, giornalista
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