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Rifiuti, Hera porta il recupero della differenziata a 94,6%

Sono tutti numeri in crescita quelli di Hera, che gestisce 174 gli impianti di recupero

Pubblicato:07-11-2017 16:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:52

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RIMINI – Delle 900.000 tonnellate di rifiuti raccolti in maniera differenziata, quasi 272 chili per abitante, Hera recupera il 94,6%. Di cui l’87,3% di riciclo e il 12,7% di energia. “Numeri in forte crescita”, spiega alla stampa l’amministratore delegato Stefano Venier precisando che sono 174 gli impianti di recupero gestiti, 43 nel territorio del gruppo, da 159 aziende con 19.000 lavoratori e un fatturato di nove miliardi di euro. Ecco perchè si può parlare di “green economy a chilometro zero“.

UNO STAND ‘RICICLATO’ MA ARTISTICO

Venier parla da Ecomondo, la fiera della green economy di Rimini, dove la multiutility  ha uno stand di 300 metri quadrati tutto all’insegna del riciclo, a partire dal pavimento. Ma il pezzo forte sono le 16 figure umane a grandezza naturale interamente realizzate con materiali di scarto recuperati. Ogni figura è fatta con un materiale diverso, dal vetro alle confezioni di farmaci, dal panno assorbente alle confezioni di piselli surgelati. Al progetto artistico, ideato da Angela Nocentini, hanno contribuito anche 14 studenti dell’Accademia di Firenze e Bologna.


L’AD VENIER: “ITALIA AVANTI RISPETTO ALL’EUROPA”

Spiega Venier: “siamo avanti rispetto al quadro europeo”: di “quasi 15 anni” sulla riduzione dell’utilizzo delle discariche sotto il 10%, “siamo all’8%”. Di sette anni sul tasso al 65% di riciclo di imballaggi, “siamo al 68% rispetto al 15% dell’Italia. E anche sul tasso di riciclo al 50%, “siamo al 48% rispetto al 41% dell’Italia”. Così, prosegue l’ad, dai conferimenti al Conai e dalla vendita di materiali si riduce la bolletta dei rifiuti, 30 euro a famiglia nel 2016.

Hera è tra l’altro la prima realtà industriale italiana a entrare nel Ce100, il programma della fondazione Ellen MacArthur che riunisce i 100 soggetti più attivi sull’economia circolare. E non è finita: con l’acquisizione di Aliplast arriva un altro contributo alle “performance circolari“: nel 2016 sono state trattate 85.000 tonnellate di rifiuti plastici per produrre 80.000 tonnellate di plastica riciclata. Mentre le iniziative per prevenire la produzione di rifiuti ne ha impedite 11.000 tonnellate.

Tra queste: “Cambia il finale” sui rifiuti ingombranti, con 751 tonnellate avviate a recupero; Farmacoamico con 40.500 confezioni riutilizzate; Ciboamico, con 10.449 pasti recuperati. Sul fronte energetico, i tre digestori anaerobici hanno prodotto 22.000 megawatt ora, mentre entro l’anno prossimo il nuovo impianto di biometano da scarti di cucina né produrrà sette milioni di metri cubi. Inoltre ci sono i progetti per produrre biogas dai fanghi e biometano dalle potature. “Il futuro si scrive adesso- conclude Venier- e Hera lavora migliorando sempre più le performance ambientali”.

di Cristiano Somaschini, giornalista


Lo Stand del Gruppo Hera a Ecomondo 2017 realizzato da SCART

Ad attendere gli oltre 100 mila visitatori previsti a Ecomondo ci sarà uno stand di 300 metri quadrati progettato e realizzato interamente da Scart, il progetto artistico del Gruppo Hera che partendo come materia prima dai rifiuti interpreta ogni anno un tema nuovo declinandolo attraverso il linguaggio dell’arte per sensibilizzare l’opinione pubblica verso stili di vita più sostenibili. Non solo il pavimento è in legno di recupero, ma anche il grandissimo nastro che attraversa tutto lo stand, recante i colori di Hera, è stato realizzato con vecchi metalli tra cui oltre 400 marmitte, coperchi e altri oggetti. Al centro dello stand, inoltre, anche una suggestiva installazione.

Lo spazio, infatti, si propone come una piazza moderna, animata da figure al vero di uomini e donne d’affari che “camminano” tra i visitatori dello stand, creando un curioso gioco tra vero e falso, tra esseri umani in carne e ossa e figure umane artificiali. L’artista e docente Angela Nocentini ha modellato due figure di uomo e di donna ad altezza naturale che successivamente sono state stampate in più esemplari e consegnate all’Officina Scart del Gruppo Hera.

Alcune settimane di workshop con gli studenti dell’Accademia di Firenze e Bologna coordinati dalla stessa Nocentini e da Edoardo Malagigi hanno prodotto il risultato finale. Il tema costante della figura umana è stato trattato in modo da ottenere soggetti uguali solo nella forma, ma assai differenti l’uno dall’altro a motivo dei materiali utilizzati, trovati nello stoccaggio di Waste Recycling.

Ogni scultura è portatrice di un unico materiale, le cui qualità espressive sono state esaltate al massimo dalle formule compositive scelte dagli autori in relazione alla figura che andavano coprendo il nuovo espediente comunicativo di questo lavoro realizzato con il progetto Scart sono le variazioni sul tema: la folla di individui che animano lo stand del Gruppo Hera suggerisce, infatti, come una forma ripetuta possa essere interpretata in mille modi diversi nel gioco infinito del riuso. La struttura è stata immaginata come uno spazio dedicato ad ognuna delle persone presenti in questi giorni a Ecomondo, ovvero a tutti gli uomini e le donne businness che ruotano intorno ai padiglioni della Fiera di Rimini.

Le sedici figure umane trovano la loro espressività grazie ai numerosi materiali di scarto di provenienza industriale scelti e lavorati dai 14 studenti dell’Accademia quali Song Yingyue, Chen Cheng, Kimia Jannesari, Stefano Bellanova, Ilaria Sacchi, Antonella Prasse, Giuditta Sgherri, Michela Bottoni, Gregorio Maria Mattei, Riccardo Landini, Feng Tian, Yang Yiling, Zhara Ghorbani e Toktam Dehghan Sangestaniyan: filamenti di pelle, supporti di rinforzo delle calzature, cartone di recupero, cinture  di sicurezza, confezioni di piselli surgelati, ritagli di pelle, triangoli di panno assorbente, ma anche supporti per confezioni farmaceutiche, sfridi di tessuto, vetro, shearling di scarto, legno e polistirolo.

Oltre al materiale di recupero quest’anno le lavorazioni del progetto Scart hanno scelto di interpretare due delle sculture con materiale riciclato proveniente dagli impianti Aliplast, entrata nel Gruppo Hera nel 2017, che trasforma i rifiuti plastici in risorse, raccogliendoli, riciclandoli e realizzando nuovi materiali compatibili con standard elevati, coniugando così la massima sostenibilità e il minimo impatto ambientale: un uomo ricoperto con film estensibile e una donna con scaglie di plastica rigenerata saranno infatti ammirabili dagli oltre 100.000 visitatori.

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