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Gestacci in Senato, il verdiniano D’Anna: “Entrerò in sciopero della fame” – VIDEO

La questione dei gestacci sessisti e volgari in Senato nel corso dell'esame del ddl Boschi riparte: "entrerò in sciopero della fame. E lo farò fino a quando non avrò avuto soddisfazione e non mi sarà resa giustizia all'indomani della gogna mediatica alla quale mi ha esposto la superficiale, non regolamentare e avventata decisione del presidente del Senato"

Pubblicato:07-10-2015 16:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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ROMA – La questione dei gestacci sessisti e volgari in Senato nel corso dell’esame del ddl Boschi riparte: “entrerò in sciopero della fame. E lo farò fino a quando non avrò avuto soddisfazione e non mi sarà resa giustizia all’indomani della gogna mediatica alla quale mi ha esposto la superficiale, non regolamentare e avventata decisione del presidente del Senato”. A dichiarare l’intento ‘pannelliano’ è uno dei protagonisti della vicenda, il senatore Vincenzo D’Anna, portavoce del gruppo Ala (Alleanza Liberalpopolare-Autonomie), noti anche come ‘i verdiniani’.

 “Quanto ho ripetutamente affermato finora è vero”, rivendica D’Anna in una nota, lo dimostrerebbe anche il filmato messo in onda durante la trasmissione ‘Striscia La Notizia’ nel quale “dal palese esame del labiale, emerge chiaramente quel che ho sempre detto circa le frasi e i gesti da me prodotti in Aula”, sottolinea il senatore. “Quei gesti mimavano quelli poc’anzi provocatoriamente rivolti dalla senatrice Lezzi del M5S, nei confronti dei senatori Falanga e Barani”, ribadisce il portavoce Ala. “L’intransigente difesa della mia onorabilità mi impone di chiedere con forza al presidente del Senato Pietro Grasso, l’esibizione di tutti i filmati a sua disposizione. Filmati che riprendono l’Aula nella seduta pomeridiana di venerdì scorso, ivi compresi quelli delle telecamere di sicurezza posti alla sua esclusiva disponibilità”, chiede D’Anna.  “Alla richiesta di tali filmati da parte di diversi componenti del Consiglio di Presidenza- spiega ancora il senatore Ala- Grasso ha ufficialmente dichiarato di averli visionati personalmente e di non avervi rinvenuto alcunché di provocatorio da parte del M5S. Tale affermazione è falsa. Impegno quindi l’onore della seconda carica dello Stato, ad accertare, come suo dovere, i fatti nel loro reale contesto e dimensione e a rendere pubblici, sia ai senatori che alla stampa, tali filmati”.


Non solo: “rinuncio al contempo- continua D’Anna- alla rivendicazione dei miei diritti di senatore e non presenterò alcuna istanza o memoria difensiva per ottenere la revoca della sanzione inflittami (come da qualche parte pure mi si suggerisce)”. Alla luce di tutto ciò “fino a quando il Consiglio di Presidenza e successivamente la stampa, ovvero la pubblica opinione, non saranno stati resi edotti sui filmati di cui innanzi, entrerò in sciopero della fame”, conclude il senatore.

di Roberto Antonini – giornalista professionista

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