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Sviluppo, Liberali: “Progetto Assist per rilancio economia”

POTENZA - “Il progetto Assist realizzato dal gruppo Natuzzi è

Pubblicato:06-04-2016 13:43
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:31

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palazzo-regione-BASILICATAPOTENZA – “Il progetto Assist realizzato dal gruppo Natuzzi è coerente alla nostra visione di sviluppo e di occupazione e, per certi versi, anticipa l’attività che la Regione Basilicata sta mettendo in campo attraverso la costruzione di strumenti specifici a disposizione delle imprese e dei lavoratori”. Lo ha detto l’assessore regionale della Basilicata alle Attività produttive, Raffaele Liberali, nel corso della conferenza stampa svoltasi stamane nella sede materana di Confindustria per presentare il progetto Assist del gruppo Natuzzi, un progetto che mette a disposizione incentivi alle aziende (12 mila euro) disposte ad assumere a tempo indeterminato i dipendenti Natuzzi in cassa integrazione, e ai lavoratori (5 mila euro) disposti ad affrontare un nuovo viaggio professionale.

   “Nella nuova visione che stiamo realizzando – ha detto Liberali – vogliamo offrire alle imprese a ai lavoratori nuovi strumenti in grado di produrre ricadute effettive sia sul piano economico che occupazionale. Ad esempio, se fino a ieri le politiche attive e quelle passive del lavoro non dialogavano fra loro, oggi stiamo realizzando politiche integrate sia sul fronte della formazione che su quello degli investimenti in un ambito aperto e dinamico in cui sia le imprese che i lavoratori possono liberamente scegliere il proprio profilo”.
“Assist- ha aggiunto- si muove esattamente in questa direzione perché prevede la profilazione e l’orientamento. Mi fa piacere che sia una impresa a realizzare in modo autonomo questo progetto in un quadro di ricollocazione degli esuberi e superando la vecchia idea di reindustrializzazione”.
L’assessore Liberali si è quindi soffermato su alcuni strumenti messi in campo dalla Regione Basilicata come i “Piani di Sviluppo Industriale attraverso pacchetti integrati di agevolazione (Pia)”.
   “Le procedure- ha continuato- che stiamo utilizzando non si basano su idee progettuali, ma su veri e propri business plan. Stiamo avendo colloqui con ogni singola impresa perché ci racconti la sua visione in un dialogo trasparente, oggettivo e uguale per tutti. Nei prossimi 10 giorni finiremo gli incontri in modo da avere la lista di chi sarà nei progetti finanziati dando una priorità ai tempi di cantierabilità del progetto. Inoltre – ha aggiunto l’assessore – stiamo facendo una revisione globale sugli assi di sviluppo a cui vogliamo adattare gli strumenti che metteremo in campo. Abbiamo rivisto l’approccio valorizzando quelle esperienze in termini di formazione che sono andate bene come il bando Spic (Sportello impresa formazione continua) che è nelle mani delle imprese a cui spetta il compito di indicare quali sono i profili che servono. Stiamo inoltre costruendo strumenti in cui la capacità tecnologica è fondamentale nella consapevolezza che per stare sui mercati anche nel manifatturiero più tradizionale l’innovazione è fondamentale. E quindi dentro l’investimento si deve vedere oltre al bisogno di formazione del personale anche quello di innovazione tecnologica. Formazione e innovazione devono essere al servizio dei bisogni dell’impresa. E’ questa la visione su cui stiamo lavorando”.
L’assessore ha poi annunciato che sta per arrivare in Consiglio regionale il provvedimento riguardante  l’Agenzia del Lavoro e dell’Apprendimento su base regionale (Lab), la prima ad essere istituita in Italia che mette insieme le agenzie di formazione e i centri per l’impiego integrando le politiche attive e quelle passive per il lavoro. “Abbiamo costruito il catalogo delle professioni che è il più avanzato a livello italiano, uno strumento dinamico che definisce su input datoriale quali competenze un lavoratore deve avere per svolgere una certa mansione. Su questa base si fa una profilazione, e la regione mette a disposizione un voucher per fare quella formazione che serve. Dal catalogo unico regionale della formazione le aziende di formazione possono attingere per rendere produttive le loro attività.  Quindi il cittadino può scegliere la sua strada acquisendo le competenze che servono sul mercato del lavoro”.
Infine, l’assessore Liberali, si è soffermato sui cluster regionali. “Vogliamo creare uno spazio in cui il mondo imprenditoriale, il mondo della ricerca e dell’università definiscono la road map di sviluppo futuro, in termini di tecnologie e di competenze. A tutto questo dobbiamo collegare il mondo della scuola, l’alternanza scuola lavoro, e l’apprendimento dei percorsi tecnico professionali”.

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