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Pd. Gelli ‘gela’ Rossi: “Ricostruzione non sia ritorno delle oligarchie”

“Difficile parlare di ricostruzione quando per la prima volta negli ultimi 20 anni è proprio questo partito a svolgere un ruolo determinante nel processo di ricostruzione del Paese”

Pubblicato:04-11-2015 15:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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FIRENZE – “Difficile parlare di ricostruzione del partito quando per la prima volta negli ultimi vent’anni è proprio questo partito a svolgere un ruolo determinante nel processo di ricostruzione del Paese”. Federico Gelli, deputato toscano del Pd e responsabile nazionale sanità del partito, interpellato dalla ‘Dire’, replica così al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, convinto che il partito vada ristrutturato nel segno dei territori e degli iscritti.

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Il Pd, in questo processo, “deve saper cogliere a pieno questa opportunità, quella data cioè da un segretario che si trova a ricoprire il ruolo di leader del Governo”. Porte sbarrate, quindi, ad un ipotetico cambio dello statuto che scolli il ruolo del premier da quello del leader: “Se Renzi è riuscito a ottenere questo doppio ruolo- sottolinea Gelli- è evidente che ha saputo ben interpretare la spinta di cambiamento che arrivava dal basso, dagli iscritti e dai cittadini. Ha capito, in sostanza, quello che chi ha guidato il partito fino ad oggi ha sempre erroneamente sottovalutato”. Fatta la premessa Gelli indica le due vie possibili, una buona da seguire, l’altra da escludere: “se ricostruire il partito- conclude Gelli- significa aprirlo il più possibile alla partecipazione dei cittadini attraverso un ruolo sempre più attivo degli iscritti, siamo tutti d’accordo. Ma se attraverso quanto auspicato da Rossi si volesse in realtà semplicemente riconsolidare il sistema delle vecchie oligarchie, allora sarebbe un tornare indietro da un punto di vista politico e, con tutta probabilità, elettorale, con risultati che purtroppo noi tutti abbiamo imparato a conoscere”.


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Federico Gelli

“Certo- riconosce Gelli- è chiaro che l’organizzazione di una macchina così strutturata non può essere lasciata al caso. La discussione e la partecipazione sono e restano strumenti fondamentali per tenere viva questa spinta riformista che ha coinvolto tutto e tutti e segna un momento decisivo dopo una fase di totale immobilismo”. Per Gelli, se parliamo di struttura, “gli iscritti devono contare di più”, come chiesto dal governatore toscano, “nella misura in cui sono in grado di trasmettere ai cittadini quello che il partito intende essere, per avvicinarli concretamente alle istituzioni”.

di Diego GiorgiGiornalista

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