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Musica. Napoli e il jazz, nuova passione di Ranieri: ecco Malìa

Undici storiche canzoni partenopee rivisitate dall'artista

Pubblicato:03-12-2016 14:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:23

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ranieriROMA – Eppure, a vederlo, non penseresti che ha oltre 50 anni di carriera, milioni di dischi venduti, film e palcoscenici teatrali che ancora oggi lo vedono protagonista. Non lo penseresti, perché a 65 anni Massimo Ranieri riesce ancora ad imbarazzarsi, a intimidirsi, di fronte ad un applauso o nel ricevere complimenti.

Il cantante, attore, presentatore napoletano ha presentato al pubblico, a Roma, l’ennesima ‘fatica’ che lo vede protagonista, la seconda parte del progetto ‘Mali’a’, una rivisitazione di “perle napoletane” in chiave jazz, appunto: ‘Mali’a parte seconda’. Una voglia di sperimentare, di provare a cimentarsi in qualcosa di nuovo. Insieme a grandissimi interpreti di un genere, come appunto il jazz, come il trombettista Enrico Rava, il sassofonista Stefano Di Battista, sotto l’occhio attento di un grandissimo artista come Mauro Pagani, Ranieri ha rielaborato 11 tra le piu’ belle canzoni napoletane.

“Queste canzoni sono belle di natura”, ha raccontato Ranieri durante la presentazione alla libreria Feltrinelli, a Roma, davanti a decine di fan di tutte le età, napoletani e non. Senza avere l’assillo del produttore, ha spiegato come è nata la seconda parte di questo progetto in chiave jazz: “Questo disco è mio, le canzoni le ho scelte senza avere la mannaia del produttore- ha detto- E sono canzoni che non hanno bisogno di essere urlate o essere prese a cazzotti”. Quindi Ranieri si è messo a fare il jazz…”No, è stato come l’incontro tra il diavolo e l’acqua santa. Ci ha unito la musica- ha detto- Non sono più un ragazzino, ho pensato che posso arrivare alla mia gente in modo diverso, senza urlare ma dando loro perle inaudite. Con gli accordi giusti, Pagani è riuscito a tirare fuori l’anima jazz da queste canzoni. E registrare con questi musicisti è stato bellissimo”.


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