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Intervista a Davide Ugolini

Nome: Davide Cognome: Ugolini Luogo e data di nascita: San Marino, 23 Settembre 1977 Professione:

Pubblicato:03-11-2016 16:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:15

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davide_ugoliniNome: Davide

Cognome: Ugolini

Luogo e data di nascita: San Marino, 23 Settembre 1977


Professione: Tecnico Elettromeccanico

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e:

Partito: Rete

 

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Trovare cose che hanno funzionato bene mi pare un compito assai arduo. Abbiamo avuto una maggioranza ed un Governo composti da gruppi talmente eterogenei che è difficile capire come abbiano fatto a stare insieme per così tanto tempo. Questo si è tradotto in una paralisi dell’azione politica dovuta alle (ovvie) divergenze di vedute e da scarsi risultati in proporzione al tempo impiegato. La lista delle cose che hanno funzionato decisamente peggio, invece, è ben più lunga e difficilmente affrontabile in poche righe. Il comune denominatore è stata la mancanza di una reale condivisione dei progetti del Governo e della maggioranza in carica verso i Sammarinesi tutti, ancor prima della controparte politica.

 

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Come programma di governo ci sono delle premesse indispensabili a qualsiasi azione: 1) far emergere i dati nei vari settori; 2)mettere fine allo strapotere del Congresso di Stato; 3)eliminare gli sprechi e privilegi esistenti. Fatto ciò, sarà possibile procedere in vari settori.

– Massimizzare gli sforzi nel risanamento del settore bancario e finanziario avviando azioni serie di recupero di quanti più crediti possibili e attuazione del piano di revisione della spesa già proposto da RETE, di cui faccio parte, che permetterebbe di recuperare svariati milioni di euro all’anno di soli sprechi senza incidere nelle tasche dei cittadini.

– Spingere sulla maggiore professionalizzazione della PA e PA allargata, specialmente in quei settori o uffici a diretto contatto con il pubblico che necessita di efficienza e velocità nelle risposte. In questo ambito rientra anche la camera di commercio che deve essere riformata per diventare, finalmente, un vero punto di riferimento per gli imprenditori sammarinesi ed esteri che non dovranno più per nessun motivo interfacciarsi con il Congresso di Stato per poter avviare una attività.

– Avviare un confronto (devo utilizzare un’altra volta la parola) serio sul lavoro ed in generale sul mercato del lavoro, rivedendo completamente i meccanismi degli incentivi fiscali che stanno dando insufficienti risultati occupazionali e stanno erodendo pesantemente le riserve di cassa del sistema previdenziale

 

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Per formazione professionale ed hobby ho una attenzione particolare all’elettronica, l’informatica e alle nuove tecnologie in generale. Sono assolutamente convinto che uno dei settori che necessita di una forte spinta politica siano le telecomunicazioni. Sono già stati fatti importanti investimenti per l’installazione di una rete in fibra ottica di proprietà dell’AASS che può essere completata in un tempo relativamente breve e che promette di collegare capillarmente ogni singola abitazione ed ufficio della Repubblica. Il collegamento di questa rete alle dorsali ad alta velocità oltre confine, oltre al superamento del monopolio di fatto che stiamo subendo, costituirebbe terreno fertile per l’attrazione o creazione di software-house, o attività similari, in grado di generare alti livelli di redditività occupando uffici di dimensioni contenute (di cui la Repubblica è piena) con consumo di risorse ed inquinamento praticamente nullo.

 

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

A questa domanda ho parzialmente risposto nella precedente. Lo sviluppo non può certo più essere la piazza finanziaria! In questa fase trovo sia importante scommettere su settori destinati ad espandersi nell’arco di pochi anni a cui è importante arrivare per primi. Abbiamo tutte le potenzialità che servono.

 

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

L’integrazione (e non l’adesione) con l’Europa è un passo importante. L’interscambio commerciale, l’apertura ad un “mercato” bancario e finanziario di nicchia anche al di fuori dei nostri confini e la libera circolazione dei nostri studenti nelle facoltà di altri Paesi fa parte di quel processo di sviluppo verso cui San Marino deve puntare. Chi governa deve, però, essere in grado di contrattare condizioni tali da rispettare e mantenere le nostre peculiarità statuali conservando degli spazi di autonomia decisionale in ambiti strategici per San Marino.

 

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Fa sorridere pensare ad ideali e valori nello scenario politico attuale, dove tanti personaggi hanno cambiato casacca più volte – anche di colore diverso – a seconda della convenienza del momento. Di sicuro conosco i miei compagni di viaggio che stimo molto per la passione, la dedizione e l’impegno. Mi riconosco in RETE. Senza dubbio!

 

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Mi affascina molto la storia di José Mujica. Un Presidente che nonostante il peso di un intero paese sulle spalle è rimasto sempre umile. La quasi totalità dei suoi emolumenti l’ha donata ad associazioni no-profit ed alle persone bisognose. Una delle poche persone degne di essere chiamata “Onorevole”.

 

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Come tanti altri membri di RETE ho fatto parte, e lo faccio ancora, di associazioni culturali e sportive. Ho diverse competenze tecniche maturate in ambito professionale.

 

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Quando ho visto la Piazza della Libertà stracolma di persone, tutte unite che manifestavano. Al di là del motivo specifico o del periodo storico, ci sono momenti in cui i sammarinesi tutti riescono ad unirsi per un obbiettivo comune. Se fossimo un popolo così unito sempre…

 

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Sono una persona pratica. Cerco di risolvere il problema che ho con ciò che ho a disposizione.

 

11) Quando è nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Ricordo anche il momento. A metà del 2012 quando sui quotidiani locali iniziavano ad apparire le notizie di una imminente caduta del Governo. Pensai che dopo quelli del 2006 e del 2008, questo era il terzo Governo che finiva prima del termine naturale. Non mi ero mai interessato più di tanto alla politica prima di allora ma mi scattò la voglia di informarmi e di capire cosa stava succedendo e soprattutto perché. Negli stessi giorni iniziavano le prime assemblee di RETE con cui mi trovavo in sintonia. Il resto è storia.

 

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Ho già citato in precedenza la mia partecipazione alla vita ed alle attività di alcune associazioni sia culturali che sportive. Organizzare eventi anche di livello decisamente elevato con le poche forze sia economiche che umane a disposizione, insegna a portare fino in fondo gli impegni presi ottimizzando al massimo le risorse.

 

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue? 

Si dovrebbero fare un po’ di ragionamenti sul termine “competenza” in questi giorni decisamente abusato. Chi sono i competenti? I politici con decine di anni di esperienza consigliare? Se sono veramente competenti come mai ci troviamo in questa situazione? La competenza non è stata sufficiente. Personalmente credo che i fattori determinanti siano le idee fresche e le mani libere per poterle attuare. Faccio parte di un gruppo che in quattro anni ha avuto una crescita esponenziale ed ha saputo maturare, soprattutto politicamente.

Programma realmente realizzabile, persone libere e trasparenti, tanta voglia di fare in un gruppo coeso come una famiglia. Perché non dovrei essere entusiasta?

 

 

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