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Siccità e animali, anche il Movimento animalista in campo per #StopCaccia

Dopo il Wwf, anche l'associazione di Michele Vittoria Brambilla si muove per fermare la riapertura della caccia in molte regioni

Pubblicato:03-09-2017 14:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:39

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ROMA – Il Movimento Animalista, presieduto da Michela Vittoria Brambilla, lancia la campagna social #stopcaccia “per chiedere al governo e in particolare modo al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, di sospendere l’attività venatoria dopo un’estate di siccità e incendi.

“La protesta sul web, guidata da Rinaldo Sidoli, responsabile del Centro studi del Movimento, arriva- spiega una nota- dopo la decisione delle Regioni di confermare le preaperture (tra ieri e oggi) nonostante l’appello delle associazioni animaliste e le indicazioni dell’Ispra. Perciò il Movimento invita i militanti, e tutti gli internauti, a ‘metterci la faccia’, pubblicando sui social la propria foto con l’hashtag #stopcaccia”.

“LA LEGGE DEL 2000 PREVEDE LO STOP ALLA CACCIA PER 10 ANNI DOVE CI SONO STATI INCENDI”

“Si stima – ricorda Sidoli – che circa 40 milioni di animali selvatici siano morti in più di 600 incendi. Oltre 125.000 gli ettari andati a fuoco per un danno di 2 miliardi di euro. Vi sono tutti gli elementi per applicare le leggi vigenti, bloccando l’attività venatoria, per evitare un ulteriore impatto ambientale negativo. A cominciare dalla legge quadro 353/2000 che prevede lo stop alla caccia per 10 anni in tutte le aree colpite dagli incedi e nelle zone limitrofe. Quest’aggressione autorizzata alla biodiversità – prosegue Sidoli – è un attentato alla sopravvivenza delle popolazioni di molte specie selvatiche. Il territorio e gli animali hanno bisogno di un atto di civiltà contro la pressione di centinaia di migliaia di cacciatori. Lo chiedono i cittadini, in gran maggioranza contrari alla caccia, che desiderano proteggere l’ambiente e il patrimonio faunistico. Non ascoltare la loro voce sarebbe un atto criminale”.


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