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Latte, protesta degli allevatori: buttano polvere e cagliate estere

La Coldiretti è a Udine dove è in corso la mobilitazione di migliaia di allevatori che, di fronte a un crisi senza precedenti, sono scesi in piazza con mucche e trattori, ad un anno dalla fine delle quote latte

Pubblicato:02-04-2016 12:18
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:30

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protesta allevatori a udine

UDINE – La polvere di latte e le cagliate straniere che hanno attraversato la frontiera per giungere in Italia ed essere trasformate in formaggi e mozzarelle “made in Italy” sono state gettate in terra dagli allevatori che denunciano la concorrenza sleale e il grave danno provocato all’immagine e alla qualità del prodotto realizzato con il latte italiano. Lo rende noto la Coldiretti da Udine dove è in corso la mobilitazione di migliaia di allevatori che, di fronte a un crisi senza precedenti, sono scesi in piazza con mucche e trattori, ad un anno dalla fine delle quote latte.

protesta allevatori a udineDalla fine delle quote latte, infatti, “lo scorso anno hanno chiuso in Italia almeno 1.500 stalle da latte, la maggioranza in montagna, per effetto del crollo del prezzo pagato agli allevatori che è sceso addirittura al di sotto dei costi di alimentazione del bestiame, su valori di ben quindici anni fa”: è quanto emerge dal dossier Coldiretti ‘Quote latte: un anno dopo’.


“Una mozzarella su quattro in vendita in Italia- informa la Coldiretti- non è ottenuta direttamente dal latte, ma da semilavorati industriali, chiamati cagliate, che vengono dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta. Ciò provoca una distorsione del mercato, una depressione dei prezzi pagati ai allevatori italiani e causa la chiusura degli allevamenti”. Di fronte a questa “escalation di truffe e inganni per salvare il Made in Italy– conclude l’associazione agricola- non c’è piu’ tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine del latte in tutti i prodotti lattiero caseari per garantire la trasparenza dell’informazione e la salute dei consumatori”.

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