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Latte, Martina: “Siamo al fianco degli allevatori”

"L'equa remunerazione dei loro sforzi è una nostra priorità fin dall'inizio del mandato"

Pubblicato:02-04-2016 09:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:30

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M. Martina

M. Martina

ROMA – “Siamo al fianco degli allevatori per superare questa fase molto complicata. L’equa remunerazione dei loro sforzi è una nostra priorità fin dall’inizio del mandato”. Lo ha detto il il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che aggiunge: “Dall’Europa ci aspettiamo risposte molto più concrete e intanto portiamo avanti il piano nazionale per il settore. In queste ore Agea sta pagando 21 milioni di euro di aiuti straordinari per 25 mila allevatori, abbiamo tagliato le tasse del 25%, aumentato la compensazione Iva al 10% e siamo riusciti a chiudere l’accordo con l’Abi per la moratoria di 30 mesi dei mutui delle aziende lattiere”.

Oggi, continua il ministro, “in attuazione del nostro accordo di filiera, anche la grande distribuzione interviene. L’iniziativa straordinaria di promozione del latte per i mesi di aprile e maggio con il mondo della Gdo, infatti, è un ulteriore tassello di questo lavoro che stiamo conducendo ogni giorno a sostegno dei nostri allevatori e dei prodotti lattiero caseari di qualità del nostro Paese. Saranno due mesi importanti per informare bene i cittadini delle qualità anche nutrizionali del latte e per spingere una ripresa dei consumi di una delle nostre eccellenze agroalimentari”. “Il nostro impegno va avanti anche a sostegno di iniziative concrete come quelle che si stanno attuando in queste giornate. Sono molto positivi gli impegni di alcuni operatori, in particolare della cooperazione, del settore lattiero caseario che stanno aumentando le quantità di acquisti di latte italiano. Bene realtà come Granarolo, con cui stiamo collaborando proficuamente, che ha deciso di aumentare di 6 milioni di quintali il suo approvvigionamento di latte italiano. Bene anche interventi come quelli di realtà come Virgilio a Mantova e Plac a Cremona. È necessario tuttavia- conclude Martina- che questi sforzi non rimangano casi isolati ma si allarghino nelle prossime ore ad altre realtà. Penso in particolare all’industria italiana che può fare decisamente molto”.


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