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Realacci: “Siccità e inquinamento legati ai mutamenti climatici. Ma ora c’è il Collegato Ambiente”

Entra in vigore il 2 febbraio e "renderà l’Italia un po’ più verde e sostenibile"

Pubblicato:01-02-2016 14:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:52

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ermete realacciROMA – “La siccità che ha caratterizzato il primo mese del 2016, paragonabile per pioggia caduta ad agosto, e l’inquinamento che attanaglia molte delle nostre città sono due facce della stessa medaglia e ci devono spingere a prendere sul serio le indicazioni venute dalla Cop21 di Parigi. Siccità e inquinamento siano un ulteriore stimolo a ridurre le emissioni cambiando politiche e priorità”. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, tornando sull’emergenza smog. “Un aiuto in questa senso arriva anche dal Collegato Ambientale– ricorda Realacci- che entra in vigore domani e renderà l’Italia un po’ più verde e sostenibile”. Le misure per ridurre l’inquinamento urbano, dovuto soprattutto al traffico e al riscaldamento, “coincidono infatti in larga parte con quelle che aiutano a ridurre la emissioni di gas serra- spiega il presidente della commissione Ambiente- a partire da un potenziamento del trasporto pubblico, dalla scommessa su mezzi più puliti e da una maggiore efficienza nel riscaldamento, oltre che dalle rinnovabili e dall’investimento su un’economia giù green e innovativa”.

Tra le molte misure previste dal Collegato ambientale “ce ne sono molte subito operative che spingono in questa direzione come la promozione della green economy anche nella pubblica amministrazione grazie agli appalti verdi e ai criteri ambientali minimi, l’allargamento della possibilità di auto produrre energia elettrica da fonti rinnovabili con la rimozione del tetto di 20MWe, una maggiore efficienza anche nei semafori che consumeranno meno energia vista la progressiva introduzione delle lampade a basso consumo- ricorda Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera- altre importanti misure introdotte dal Collegato Ambientale, che hanno però bisogno di decreti attuativi ch spero siano varati al più presto dal ministero dell’Ambiente, sono i disincentivi per lo smaltimento in discarica, gli incentivi alle imprese per la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti e l’utilizzo di materie riciclate, e i finanziamenti per la mobilità sostenibile. Ci sono infatti 35 milioni per i Comuni per nuovi progetti, in particolare per i percorsi casa-scuola e casa-lavoro e l’istituzione nelle scuole del mobility manager”. Entrano poi in vigore anche “norme che fanno l’Italia più civile- conclude Realacci- dal divieto di gettare per terra cicche di sigarette e piccoli rifiuti, sanzionato con un multa fino a 300 euro, all’impignorabilità degli animali domestici, all’infortunio in itinere finalmente riconosciuto anche a chi va al lavoro in bicicletta. Si tratta di un ‘pacchetto ambientale’ a tutto campo che contribuirà a fare dell’Italia un paese un po’ più pulito, efficiente e ‘green’”.


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