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Terremoto, salvare l’arte ferita: l’esperienza Iscr arriva a Berlino

ROMA - L'esperienza e l'eccellenza italiana in fatto di restauro d'emergenza arriva in Germania. Il 26 ottobre l'Istituto Superiore per

Pubblicato:17-10-2017 13:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:24

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ROMA – L’esperienza e l’eccellenza italiana in fatto di restauro d’emergenza arriva in Germania. Il 26 ottobre l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) sara’ infatti protagonista di un incontro che si terra’ presso l’Ambasciata italiana di Berlino sul tema del ‘Patrimonio a rischio: il restauro nell’emergenza, norme e prassi italiane’. Al convegno gli esperti Iscr racconteranno le loro attivita’ a favore dei beni culturali, a partire dall’elaborazione della ‘Carta del rischio’.

I terremoti che ripetutamente hanno colpito l’Italia – dal Friuli all’Irpinia, dall’Umbria all’Abruzzo, all’Emilia e poi tra Lazio, Umbria, Marche e ancora Abruzzo – oltre a segnare drammaticamente la storia e la memoria collettiva del Paese, hanno danneggiato gravemente – se non distrutto irreparabilmente – parte del suo ricco patrimonio culturale.

Con la consapevolezza sempre maggiore dell’estrema sua fragilita’ cresce l’esigenza di
un’opera di salvaguardia preventiva. È nato cosi’ un sistema integrato di enti come la Protezione civile, il corpo dei Vigili del fuoco, le Forze dell’ordine, gli istituti ministeriali di competenza e il volontariato specializzato, i quali, in caso di emergenza, concorrono a un tempestivo ed efficace intervento a tutela dei beni culturali. L’Iscr nel corso degli oltre 70 anni della sua attivita’, si e’ sempre impegnato negli interventi di emergenza sismica, affrontando problematiche complesse di prevenzione e conservazione del patrimonio culturale.


L’Istituto ha consolidato sempre piu’ la sua esperienza elaborando inoltre sistemi informativi territoriali all’avanguardia (Gis – Geographic information system) a supporto degli interventi d’emergenza come la ‘Carta del rischio’, strumento ormai indispensabile alla ricognizione dei danni subiti dal patrimonio culturale.

Il percorso degli interventi dell’Iscr di concerto con gli altri enti locali e nazionali coinvolti e’ stato complesso e innovativo, ma nell’ultimo decennio ha compiuto notevoli passi in avanti.

Ecco il programma del convegno, che iniziera’ alle 11 e che si aprira’ con i saluti dell’ambasciatore Pietro Benassi:

Maria Elena Corrado, funzionario architetto Iscr: – L’evoluzione della gestione della fase d’emergenza da parte del Mibact e la collaborazione con le Forze dell’ordine

– I Geographic information system ‘Carta del Rischio’ e ‘Vincoli in rete’:
potenzialita’ di supporto nelle situazioni di emergenza

– Le schede di rilevamento danno per i beni immobili e i Gts (gruppi tecnici di supporto) Francesca Capanna, funzionario restauratore e vicedirettore della Scuola di Alta Formazione Saf-Iscr:

– Conservare il patrimonio nell’emergenza, l’eredita’ dell’ex-direttore Giovanni Urbani nelle metodologie impiegate dall’Iscr per la formazione specifica – Depositi temporanei per il patrimonio mobile danneggiato, l’allestimento e l’attivita’ didattica, da Celano 2009 (Abruzzo) ad Ancona 2017 (Marche).

– Il restauro dei beni mobili danneggiati, esempi di intervento e problemi teorici e tecnici di integrazione cromatica Stefania Argenti, funzionario architetto Iscr: – Il recupero delle macerie presso le chiese umbre di San Salvatore in Campi e San Benedetto di Norcia: due cantieri pilota per conoscere e conservare – Il ruolo dei tecnici specializzati volontari della Protezione civile.

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