“Stiamo contando i voti e tutti i voti contano; ci sono ancora troppi Stati incerti“: lo ha detto John Podesta, responsabile della campagna elettorale di Hillary Clinton, di fronte alla folla dei sostenitori al quartier generale democratico. “Posso dirvi che possiamo aspettare ancora un po’” ha sottolineato Podesta: “Stiamo contando i voti e tutti i voti contano; ci sono troppi Stati ancora incerti e per ora null”altro da dire”. Rivolto alla folla, che ha atteso invano la Clinton, rimasta in albergo, il responsabile ha aggiunto: “Tornate a casa e riposatevi. Avremo di piu” da dire domani. Sappiate che Hillary ha rappresentato la vostra voce e che il vostro entusiasmo e” stato il suo motore. Siamo davvero orgogliosi di Hillary: ha fatto un lavoro eccezionale e ancora non e” finita”.
A Donald Trump ha tolto ai democratici anche la Pennsylvania, conquistando i suoi 20 “grandi elettori”, fondamentali per la Casa Bianca. A questo punto Trump puo” vantare 264 delegati, solo 6 in meno della soglia di matematica certezza, a quota 270. A scrutinio concluso, il candidato repubblicano ha ottenuto 2.880.534 voti, circa il 48,9 per cento. Staccata Hillary Clinton, ferma a 2.802.994 preferenze, circa il 47,6 per cento. Nel 2012 in Pennsylvania aveva vinto Barack Obama.
Mito Nevada in frantumi: se fossero confermati i dati, ancora parziali, Donald Trump riuscirebbe a diventare presidente degli Stati Uniti nonostante la bocciatura di questo Stato quasi sempre rivelatore delle tendenze federali. Nel Nevada, con circa il 36 per cento delle schede scrutinate, Clinton puo” contare sul 48,8 per cento dei consensi a fronte del 45 del rivale repubblicano. Se Trump fosse eletto presidente, come appare ormai probabile, sfuggirebbe dunque a una tradizione consolidata. Dal 1976, infatti, in nove elezioni su dieci chi ha vinto nel Nevada e” poi entrato alla Casa Bianca. Rispettata invece la regola dell”Ohio, un altro “Bellwether State”, lo “Stato montone” che guida il gregge, dove si afferma (quasi) sempre il vincitore delle elezioni generali. I suoi 18 “grandi elettori”, in effetti, Trump li ha gia” conquistati da alcune ore.
Una riunione straordinaria e’ stata convocata oggi dal ministero delle Finanze e dalla Banca centrale del Giappone. L”annuncio e’ giunto mentre i risultati parziali delle elezioni americane danno Donald Trump in vantaggio nella corsa per la Casa Bianca. L’indice giapponese Nikkei ha chiuso la seduta mattutina di oggi con un crollo del 5,5 per cento.
“Una serata incredibile”, “la piu’ grande sorpresa della storia politica degli Stati Uniti”, “una pietra miliare della nostra storia”. Queste le frasi che si rincorrono sulle televisioni statunitensi, che stanno letteralmente ”impazzendo” a causa del serrato testa a testa che ancora sembra non dare per certo nessuno scenario. Lo osserva la stampa internazionale a pochi minuti dalla fine dei conteggi.
Neanche la matematica e’ piu’ alleata di Hillary Clinton: se anche si aggiudicasse gli ultimi stati che per il momento danno i Demos vincenti – quattro, a cui potrebbe aggiungersi il Michigan che pero’ e”piu” vicino a Trump per poco meno di 2 punti percentuali – il numero di delegati ottenuti non le consentirebbe comunque di raggiungere la soglia dei 270. Con Nevada (6 delegati) Minnesota (10), Pennsylvania (20) e Maine (4) arriverebbe a 40, portando a 249 il totale. Se ottenesse il Michigan, i 16 delegati manterrebbero il totale del paniere a 265.
La partita per la Casa Bianca si potrebbe ancora giocare per Clinton grazie alla Pennsylvania, in cui lo scarto con Trump e’ di appena 2mila voti. Decisivo potrebbe essere il voto della contea di Lebanon, che ancora non e’ stata scrutinata. Tuttavia, se anche Hillary ottenesse questo stato da 20 delegati, insieme agli altri quattro che ”pendono” per lei, arriverebbe a 60 delegati, portando il suo totale a 269: il Magic number – ossia la soglia da superare per entrare di diritto nello Studio Ovale – e’ di 270.
Donald Trump e’ a un passo dalla Casa Bianca e il sito del servizio di immigrazione del Canada va in tilt: a dar la notizia e’ ”The Hill”, portale di informazione politica specializzato sul Nord America. Stando a questa ricostruzione, il blocco e” durato diversi minuti. A causarlo “il traffico intenso” dovuto, evidentemente, al timore di una vittoria di Trump.
L’indice giapponese Nikkei ha chiuso con un crollo del 5,5 per cento: a pesare l’incertezza alimentata dalle elezioni negli Stati Uniti, con il vantaggio del repubblicano Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca.
Lo stato di Washington, con 12 delegati, per Fox News e’ di Clinton. Trump tuttavia ha di nuovo superato Clinton: 216 a 200, ma se ottiene gli ultimi stati in cui l’ago della bilancia pende verso di lui, potrebbe aver matematicamente vinto.
Donald Trump al momento porta casa 216 grandi elettori grazie a 42.848.799 voti; 197 Hillary Clinton e 41.787.692 voti
Anche la Florida ha preferito il candidato repubblicano alla ex first lady democratica. Sul suo profilo Twitter Trump ringrazia gli elettori con un video celebrativo. La Florida – tra gli stati ”incerti” sull”orientamento di voto – gli consente di aggiungere 29 grandi elettori al suo gia” ricco bottino.
THANK YOU FLORIDA!!!!!!#ElectionNight #Election2016#TrumpTrain?????????? pic.twitter.com/jPCAus74PY
— Dan Scavino Jr. (@DanScavino) 9 novembre 2016
Anche Fox News da’ ormai il North Carolina a Trump: 15 grandi elettori a un bottino gia” cospicuo – 168 a 131. Per il New York Times lo scrutinio sta volgendo al termine (quasi al 90% ormai), col 50,8% tinto di rosso.
168 grandi elettori per Donald J. Trump con voti 38.360.273 (49.2%); 131 per Hillary Clinton che prende 36.224.109 voti (46.6%).
Con ogni probabilità l’Ohio si aggiunge alla lista degli Stati conquistati dal repubblicano Donald Trump. Con oltre il 60% delle schede vagliate, Trump si aggiudica il 53%.
Donald Trump al momento ha 140 grandi elettori con 28.368.627 voti (48.9%); Hillary Clinton ne ha 104 con 27.402.819 voti (47.1%).
I bookmaker registrano il sorpasso di Donald Trump nel voto per le presidenziali. Le quote che in partenza lo davano sfavorito (solo 1 ora fa Bwin quotava la vittoria di Hillary Clinton a 1.48 e quella di Trump a 2.70) vedono ora piu’ probabile la vittoria di Trump. Per Paddy Power la vittoria della candidata democratica e” meno probabile e quotata a 2.00, quella di Trump e’ quotata a 1.70.
130 grandi elettori conquistati al momento da Donald J. Trump con 19.777.735 voti (49.9%); ne prende 97 Hillary Clinton con 18.369.180 voti (46.2%).
Donald Trump e’ in testa nell’Arkansas, lo Stato di cui fu governatore Bill Clinton: lo indicano i primi dati, relativi ad appena l’1 per cento delle schede. Trump e’ in vantaggio con circa il 57,1 per cento dei consensi, mentre Hillary Clinton e’ ferma al 37,6. L”Arkansas assegna sei “grandi elettori”. Bill Clinton fu a lungo governatore dello Stato, a partire dal 1978, prima di entrare alla Casa Bianca nel 1992.
Al momento Donald Trump ha guadagnato 60 grandi elettori contro i 44 di Hillary Clinton. Il candidato repubblicano conduce con 11.980.614 voti (50.4%) contro i 10.931.080 voti presi dalla democratica pari al 46%
Continua il testa a testa in Florida, uno dei ”battelground” piu’ importanti: per ora secondo la Cnn Trump conduce per pochi decimi, con 48,9% contro Clinton al 48,1% e una differenza di 60mila voti. Il New York Times fa sapere che e’ stato scrutinato il 90% delle schede
In Texas, con 38 grandi elettori in palio, al momento Trump e’ avanti di poco, 492.713 voti pari al 48.8%, mentre Clinton ne ha 477.384 pari al 47.3%.
In Ohio, stato importante che assegna 18 grandi elettori, i primi dati danno in vantaggio Hillary Clinton con 361.422 pari al 52.6%; Trump al momento ha 300.059 voti pari al 43.7%.
L’Ohio e”soprannominato “mother of presidents” perche’ ritenuto uno degli ”swing States” decisivi e storicamente piu” importanti per le elezioni per la Casa Bianca. Dalla vittoria di Lyndon Johnson nel 1964 a quella di Bill Clinton nel 1992 fino all’avvento di Barack Obama, infatti, chi ha ottenuto la maggioranza dei consensi nelle contee tra Cleveland, Cincinnati, Akron e Toledo ha poi vinto le elezioni. Mai, per altro, un candidato repubblicano e” stato eletto presidente senza aver vinto in Ohio.
Per il momento – secondo l’emittente Cnn – Trump si e’ aggiudicato il 51,9%, pari a oltre 2 milioni e mezzo dei voti, contro il 44,8% di Hillary Clinton, poco sopra la soglia dei 2 milioni e trecentomila. In termini di delegati, se ne e” aggiudicati 24 contro i 3 di Hillary Clinton. I dati fanno riferimento a 4 stati.
Affluenza record in Virginia, uno degli Stati dove i seggi si sono gia’ chiusi, all”una italiana: funzionari elettorali citati dall’emittente ”Cnn” hanno riferito di una partecipazione tra il 70 e l”80 per cento. A indicare una forte affluenza in Virginia era gia’ stato il voto anticipato: a esprimere la propria preferenza erano stati oltre 530 mila aventi diritto, circa il 19 per cento in piu” rispetto alle elezioni del 2012.
Sembrano mettersi male le cose per Hillary Clinton in Florida, uno degli ”Swing States”, gli stati in cui si decide la vittoria per la Casa Bianca. Secondo un primo exit poll della Cnn, Trump conduce per 58,5% contro Clinton a 38,2%. Per la Cnn invece i due candidati hanno rispettivamente il 51,5% e il 48,2% delle preferenze. Il Paese che assegna 29 grandi elettori ha da poco chiuso i seggi
Kentucky e Indiana a Donald Trump, Vermont a Hillary Clinton: lo indicano exit polls diffusi oggi dall”emittente ”Cnn”. Il Kentucky assegna otto “grandi elettori”, l’Indiana 11, il Vermont tre.
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