BOLOGNA- Gravidanze serene, ma non per tutte le donne bolognesi. Non sono poche le future mamme per le quali i nove mesi della gestazione trascorrono tra ansie, problemi e mancanza di sonno. Lo rileva un’indagine realizzata da Nomisma per Unisalute. Dalla ricerca emerge come la maggior parte delle bolognesi (80%) non sperimenti particolari complicazioni sanitarie durante la gravidanza, mentre una su cinque (20%) descrive la propria gravidanza come poco o per nulla serena.
Indipendentemente dalle complicazioni, quasi una su tre (30%) lamenta una peggiore qualità del sonno, definita scarsa (28%) o addirittura pessima (2%). La scelta di farsi seguire da un medico specialista privato accomuna una bolognese su tre (34%). Il 38% si rivolge invece al consultorio territoriale, e il restante 28% a un medico del settore pubblico. Per il luogo del parto, l’85% delle bolognesi opta per l’ospedale. Dal punto di vista dei controlli, tra quelli di routine più trascurati ci sono l’ecografia con translucenza nucale e il bi-test/tri-test, fatti rispettivamente solo dal 64% e dal 50% delle donne.
La gravidanza richiede poi una serie di accorgimenti specifici, che però non sempre sono seguiti scrupolosamente: riguardo l’alimentazione, ad esempio, solo una bolognese su due (50%) si attiene a un regime alimentare controllato, prescritto dal dietologo, dal ginecologo o dal medico di base, mentre il 41% dichiara di non seguire alcun regime alimentare specifico, e c’è anche chi si affida solo a consigli online (9%).
Inoltre, circa una su quattro (24%) non svolge alcun tipo di attività fisica in gravidanza. Va meglio, invece, dal punto di vista dell’astensione da alcol e fumo, con una percentuale abbastanza limitata che dichiara di aver fumato (12%) o bevuto (13%) almeno qualche volta durante la gestazione. UniSalute e Nomisma hanno indagato, infine, anche alcune scelte relative ai 12 mesi immediatamente successivi al parto.
Nel primo anno di vita, la maggioranza delle bolognesi (51%) porta o intende portare il figlio dal pediatra una volta al mese, nel 32% dei casi preferendo rivolgersi anche o esclusivamente a un pediatra privato. Oltre alla visita pediatrica generale, i controlli più effettuati nei primi 12 mesi sono l’ecografia dell’anca (71%), l’esame auxologico (50%).
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