NEWS:

Invasione cavallette in Sardegna, “serve un commissario straordinario”

Da Ottana sos di Confagricoltura alla Regione: "La prossima stagione si rischia piaga ancora più terrificante".

Pubblicato:03-11-2022 12:45
Ultimo aggiornamento:03-11-2022 12:49
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

CAGLIARI – Per la lotta contro l’invasione delle cavallette, “chiediamo alla Regione Sardegna che venga nominato subito un commissario straordinario con ampio mandato politico, poteri interassessoriali e una buona conoscenza della materia”. Così il presidente di Confagricoltura Nuoro-Ogliastra, Michele Ena, aprendo questa mattina la conferenza stampa a Ottana, convocata dall’associazione di categoria agricola per affrontare la piaga delle cavallette che, in particolare nel Nuorese, negli ultimi quattro anni ha messo in ginocchio il mondo delle campagne.
“Contro l’invasione delle cavallette, per la stagione 2023, siamo ormai fuori tempo massimo con gli interventi di aratura dei terreni, che dovevano farsi tra fine agosto e l’autunno- le parole di Ena- una serie di operazioni licenziate lo scorso 11 agosto con un decreto ministeriale del ministero dell’Agricoltura e che dopo quasi 90 giorni sono rimaste solo sulla carta”. C’è troppo da fare, prosegue, “e per la prossima stagione rischiamo di avere decine di miliardi di cavallette in centinaia di migliaia di ettari della Sardegna. Qualcosa di enormemente più terrificante di ciò che abbiamo visto quest’anno“. I nostri associati, ricorda Ena, “non sono interessati solo ai ristori che, se e quando arrivano, non coprono mai le perdite reali. Ma vogliono al loro fianco l’efficienza di una Regione che lavori sulla prevenzione e che invece rischia sempre di arrivare troppo tardi e a fenomeno non più arginabile. Vogliamo tutelare gli agricoltori e le comunità che popolano le zone interne, oppure continuiamo a tutelare le cavallette? Fino a oggi mi pare che abbiamo garantito la sopravvivenza di queste ultime”.
Per il sindaco di Ottana, Franco Saba, “occorre sensibilizzare e sollecitare la Regione affinché faccia e diffonda tra gli imprenditori agricoli il programma di prevenzione attraverso la disinfestazione, così da poter vedere quanto prima come si vuole operare in termini di tempistica, di mezzi disponibili, di dotazione finanziaria e di quanto altro serva per poter arginare l’invasione”. A quattro anni dall’inizio del fenomeno, “la Regione non è riuscita ancora a rendere operativo un calendario con gli interventi di contrasto che, attraverso una accurata programmazione, possono davvero portare a buon fine le azioni- la posizione del sindaco di Ottana-. A questo si aggiunge poi la dotazione finanziaria ancora da definire, se si escludono i primi interventi di ristoro, e tutto l’aspetto normativo che rende quasi impossibile la piena realizzazione di un piano di eradicazione”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it