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Da domani in edicola il quotidiano ‘L’Identità’ di Alessandro Sansoni: “Scelta coraggiosa”

Il direttore alla Dire: "Saremo un giornale di opinione, con un'attenzione rivolta al Mezzogiorno d'Italia"

Pubblicato:15-06-2022 14:53
Ultimo aggiornamento:15-06-2022 14:55
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NAPOLI – “È una scelta molto coraggiosa che serve anche per dare pregio e credibilità all’iniziativa. È una scommessa in una fase così complicata per il mercato editoriale italiano, pensiamo però che esista uno spazio per noi che vogliamo essere un quotidiano di opinione e riteniamo che sul lato politico-culturale del centrodestra, nonostante esistano tre quotidiani molto importanti e consolidati come Il Giornale, La Verità e Libero che sono tutti milanesi, nell’ambito del Centro e del Sud in particolare c’è la possibilità di acquisire uno spazio ed essere un riferimento per una parte degli italiani che è maggioritaria e ha bisogno di un riferimento territorialmente più vicino. La nostra idea è che esista ancora un segmento di mercato non totalmente occupato e quindi che ci possiamo ritagliare uno spazio di sostenibilità”. Così alla Dire Alessandro Sansoni in vista dell’uscita in edicola da domani del nuovo quotidiano L’Identità di cui è direttore.

L’Identità è una piattaforma multicanale che si articola attraverso un quotidiano cartaceo con foliazione 24 pagine, pubblicato dal martedì al sabato, una edizione online, e varie piattaforme social. Nel nuovo quotidiano, spiega Sansoni, “troveremo un’analisi della realtà politica nazionale e internazionale. Daremo molta attenzione alla parte estera anche perché mai come in questa fase tutto ciò che accade in Italia è condizionato da ciò che accade nel mondo. Poi ci sarà una forte attenzione ai temi economici e a questo proposito l’idea è che il Mezzogiorno nel futuro potrebbe riacquisire una centralità che aveva perso, dal mio punto di vista, dal 1992 in poi per tante ragioni storiche che hanno posto una questione Settentrionale che ha prevalso su quella Meridionale. Oggi per tante ragioni, però, in particolare per un cambio di paradigma internazionale, il Sud, e lo dimostra anche la continua presenza di membri del governo e istituzioni nelle città del Mezzogiorno, potrebbe ridivenire centrale – conclude – in una strategia più legata al Mediterraneo”.


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