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Campania, torna il premio Cimitile: vincono Veltroni e Gratteri

La venticinquesima edizione del Premio letterario Cimitile si terrà a partire dal 12 settembre nel complesso basilicale paleocristiano dell'antico comune del napoletano

Pubblicato:02-09-2020 18:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:49
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NAPOLI – È stata presentata questa mattina, nella sala Caduti di Nassirya del Consiglio Regionale della Campania a Napoli, la venticinquesima edizione del Premio letterario Cimitile, che si terra’ a partire dal 12 settembre nel complesso basilicale paleocristiano dell’antico comune del napoletano. Una settimana per celebrare la letteratura, con la premiazione, con il Campanile d’argento, di autori prestigiosi, come Walter Veltroni e il suo “Odiare l’odio” e il magistrato antimafia Nicola Gratteri in concorso con “La rete degli invisibili”, scritto a quattro mani assieme ad Antonio Nicaso.
Premio speciale ad Alessandro Siani, per la sua attivita’ di attore, regista e sceneggiatore, mentre vincitrice nella sezione inediti e’ Laura Giorgi autrice de “L’eternita’”. “L’inedito, che passa il giudizio di una giuria molto attenta”, ricorda Ermanno Corsi, presidente del comitato scientifico del riconoscimento, “viene pubblicato dall’editore Guida e diffuso sulla rete nazionale, quindi per uno scrittore e’ il premio piu’ ambito”.
“I libri che vengono premiati, gia’ pubblicati da autori prestigiosi, quest’anno hanno un filo conduttore che li unisce: la paura del nostro tempo – dice ancora Corsi -. Esiste oggi un sentimento di odio e di ostilita’ che gira e crea inquietudine”. Non solo libri pero’, come sottolinea il presidente della Fondazione, Felice Napolitano: “È un momento difficile, dove la cultura deve prevalere su questo maledetto Covid-19. Celebriamo quest’anno il venticinquennale del premio Cimitile e per l’occasione abbiamo organizzato una mostra d’arte su Raffaello, nel cinquecentesimo anniversario della sua morte e una mostra fotografica dedicata al Premio. Ancora, abbiamo finanziato il restauro delle pitture nella Cappella di Santa Maria della Sanita’, nella basilica di San Felice”.

di Flavio Russo


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