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VIDEO | Coronavirus, Bartoletti (Omceo Roma): “Attendiamo il test biomolecolare rapido”

Intervista a Pier Luigi Bartoletti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma e segretario romano della Federazione italiana Medici di Medicina Generale

Pubblicato:06-04-2020 13:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:05

chimica laboratorio
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ROMA –  “Con il test sierologico non si chiude la partita”. Cosi’ Pier Luigi Bartoletti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma e segretario romano della Federazione italiana Medici di Medicina Generale, mostrando ai cronisti il test sierologico che stamane e’ stato effettuato insieme a diversi tamponi in un hotel di via Perlasca nel quartiere Collatino, alla periferia est della Capitale, dove si trovano in isolamento diverse decine di crocieristi della Costa Luminosa sbarcati il 25 marzo nel porto di Savona e assegnati a strutture alberghiere di Roma per la quarantena.

Bartoletti, spiegando come vengono effettuati i test per rilevare la positivita’ al coronavirus tramite il sangue, ha detto: “Questo ti dice se hai avuto il Covid-19 e non te ne sei accorto, se ce l’hai in corso. Ma se risulta negativo, senza tampone e’ un test a meta’. Sono tutti cosi’: un pezzo di plastica con una spugnetta, si mette il sangue e delle gocce di un liquido chiamato ‘buffer’ che serve a far correre il sangue dentro il test. Se il risultato e’ ‘C’ il test e’ negativo, se e’ ‘T’ e’ positivo. Per il risultato definitivo ci vogliono 10 minuti, ma gia’ intorno ai 3-4 minuti si ottiene un responso”.


Ma c’e’ un aspetto che il dottor Bartoletti tiene a sottolineare: “Se una persona e’ stata contagiata ieri il test non lo mostra, per questo dobbiamo riuscire a combinare due metodi: ovvero il tampone possibilmente rapido. Il tampone tradizionale- ha spiegato Bartoletti- e’ in primo luogo ‘operatore dipendente’, produce ancora dei falsi negativi e poi e’ un test lento, se faccio migliaia di tamponi mi servono giorni e giorni di laboratorio e la diagnosi arriva tardi. Con il tampone rapido il risultato e’ immediato, come quello biomolecolare”. Su questa tipologia di tampone, ha spiegato Bartoletti, “stanno lavorando gli Stati Uniti, noi non ce l’abbiamo”.

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