ROMA – I comitati ambientalisti hanno presentato, questa mattina davanti la sede del ministero dell’Ambiente a Roma, la Marcia per il clima e contro le grandi opere inutili in programma sabato nella Capitale a partire dalle 14 a piazza della Repubblica. Gli organizzatori dell’evento hanno scelto il dicastero di via Cristoforo Colombo per attaccare le politiche ritenute “poco green” dell’attuale governo, e in particolare quelle della maggioranza che fa capo al Movimento Cinque stelle.
Raniero Madonna, esponente campano della coalizione sociale Stop Biocidio, non usa mezzi termini: “Saremo in piazza perché al Sud il M5s ha acquisito quasi il 60% facendo promesse sulle questioni ambientali, dall’Ilva alla Tap, alla questione Terra dei Fuochi e tutti i comitati territoriali sono stati traditi dal Movimento come dal ministro Costa. Costa doveva essere il ministro della Terra dei Fuochi e ha prodotto soltanto un decreto-spot che in realtà c’entra poco: è solo un decreto che riorganizza le competenze ministeriali ma non serve per risolvere il problema”.
I movimenti sabato saranno in piazza per dire che “il Sud sfiducia questo Governo che dovrebbe dar vita a un piano realmente alternativo- puntualizza Madonna- rispettare gli Accordi di Parigi e mettere mano all’unica grande opera utile e non dannosa che è quella della riqualificazione dei territori e delle bonifiche dei siti inquinati”.
Rincara la dose anche un’esponente del Movimento per il diritto all’abitare: “Non abbiamo governi amici e questo governo non sembra voler invertire la rotta. I Cinque stelle si erano ammantati di una patina di ambientalismo e nonostante questo non si è visto alcun cambiamento concreto, né da questo ministero né da quello delle infrastrutture”.
Anche Enrico, di professione contadino, esponente del movimento Terraterra, ha bocciato le politiche pentastellate: “Si sono riempiti la bocca con il cambiamento e hanno cambiato in peggio un decreto che riguarda l’agricoltore industriale. Nell’agricoltura convenzionale hanno innalzato le dosi di metalli pesanti e idrocarburi che vengono utilizzati come concime. Poi noi tutti mangiamo l’insalata coltivata così”.
Conclude un membro del Forum per la tutela del Parco di Aguzzano raccontando la battaglia, tuttora in atto, contro la Giunta del IV Municipio di Roma, in mano sempre ai 5 stelle: “Abbiamo intercettato lo scorso anno una delibera del IV Municipio – quel partito che ha fatto della partecipazione e dell’ambiente le sue parole d’ordine – che altro non era che un tentativo di sfruttamento del territorio per realizzare in uno dei casali storici del parco una pizzeria. Abbiamo raccolto tutte le realtà sociali attorno a noi per opporci a questo progetto scellerato e abbiamo lanciato una controproposta: un polo museale e multiculturale che potesse dar vita sociale al quartiere. La giunta 5S si è dimostrata del tutto sorda, ha risposto con intimidazioni continue dei vigili e addirittura con stacco della corrente. Per questo e per le nostre convinzioni scenderemo in piazza il 23 marzo”.
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